L’ultimo baluardo

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

Come è stato possibile arrivare a tanto?
Siamo governati dalla peggiore destra italiana, alleata con la peggiore destra europea e americana, e con la destra filo-golpista sudamericana.
E poiché tutto è successo democraticamente, c’è da domandarsi come abbiano potuto milioni di esseri umani impazzire per dei truculenti proclami, struggersi per delle truci minacce, oltre che credere a delle improbabili promesse.
Che rapporto c’è tra il legittimo desiderio di andare in pensione in età ragionevole, e le nostalgie di un orrendo regime militare?
C’è forse un nesso, diretto e dimostrabile, tra la doverosa caccia agli assassini stupratori, e la persecuzione del sindaco di Riace?
Cosa lega il bisogno di sicurezza all’esclusione dei bambini stranieri dalla mensa scolastica?
Chi potrebbe stabilire un legame logico tra l’esigenza di un reddito di cittadinanza, e le adunate di Predappio?
Eppure, evidentemente, riescono a convivere e a piacere…
Oggi il massimo consenso si ottiene pescando nella cupa palude, dove il diritto sacrosanto confina con il cinismo più sprezzante, e perfino con la ferocia più bieca.
Servendosi della sua appiccicosa retorica nazionalista, del suo mefitico pattume culturale, e della droga dei suoi luoghi comuni, il capo della Lega marcia spedito verso il potere, sguazzando nel vischioso acquitrino dell’emotività collettiva, e nella maleodorante poltiglia dei cattivi pensieri… 
E’ in testa nei sondaggi perché, senza vergogna, sa infarcire abbondantemente il proprio linguaggio con canditi e uvette lessicali, già mille volte succhiate, nel secolo scorso, dai predicatori di nazionalismo, raramente patriottico…
Ed è così che nella smania omnicomprensiva, i valori si confondono, si deformano, e il “condottiero” sadicheggiante, può anche apparire occasionalmente democratico e altruista.
Chi ci salverà?
Credo che anche questa volta toccherà ai lavoratori fare da argine, e fermare la deriva verso il disastro.
Il residuo ceto politico della sinistra, senza credibilità e senza autorevolezza, non è all’altezza del compito.
E’ il mondo del lavoro l’ultima speranza, l’insormontabile baluardo…
Ecco perché faccio un tifo pazzesco affinché la CGIL esca dal suo prossimo Congresso più unita e più forte che mai.
Ed ecco perché mi auguro, con tutto il cuore, che il nuovo sia il miglior Segretario possibile.
Un partito può essere guidato da chiunque, anche da un buffone…
La CGIL no!
La CGIL può essere guidata solo da un profeta!

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