Il tweet di Orfini di marzo, senza scomodare il sillogismo aristotelico, accusava i grillini di avere la stessa linea della mafia, ora possiamo dire che il PD ha stessa linea della mafia, visto che è stato il PD di Orfini a far cadere Marino.
Il golpe di Roma, perchè di questo si tratta, è il primo caso al mondo di defenestramento di un Sindaco dal notaio con le firme di TUTTI i consiglieri dello stesso partito del sindaco insieme ad alcuni consiglieri dell’opposizione. Sarebbe interessante sapere dove si sono messi d’accordo e quali accordi reali ci sono dietro.
E’ vergognoso che tutti i consiglieri del PD, non solo renziami ma di varie correnti, abbiano ceduto al ricatto di Orfini, dimostrando una viltà senza pari.
Questo fatto inaudito ci ha stimolato a fare una piccola indagine sugli altri protagonisti della vicenda.. Con nostra somma sorpresa abbiamo riscontrato la serietà e la limpidezza degli assessori leali con Marino e con la città.
Si distingue in particolar modo l’assessore Estella Marino che su facebook ha scritto questa elegante e onesta dichiarazione:
Stamattina sono passata a salutare e ringraziare i tanti bravi funzionari del dipartimento ambiente, perche’ in questi due anni complicati ho incontrato anche tanta abnegazione al lavoro spesso infangata da pochi anche se pessimi esempi. Perche’ non ci si deve dimenticare chi tutti i giorni lavora perche’ le idee e i progetti si realizzino.
Per il resto, ad oggi l’unica chiave di lettura che mi sembra fare da traccia e causa di questa situazione e’ la somma dei limiti di tutti gli attori in campo, giudizio dal quale ovviamente non mi sottraggo.
Sul suo diario ci sono vari commenti di interesse pubblico:
Paolo Emilio Marchione 29 ottobre: Grazie a Estella Marino per il lavoro svolto insieme al Municipio III
GIUNTA E. MARINO: “CONFERMATA CHIUSURA TMB SALARIO ENTRO DICEMBRE”
“Nella riunione di questa sera è stata confermata la volontà della Giunta di procedere alla chiusura del Tmb Ama di via Salaria, entro il 31 dicembre 2015, ferma restando la possibilità di utilizzo – in caso di comprovata necessità – durante il periodo del Giubileo”. Lo dichiara l’assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Estella Marino.
La chiusura è l’ultimo atto del percorso che in questi anni ha visto l’amministrazione comunale e municipale lavorare insieme ai cittadini e all’Ama, in un apposito tavolo partecipativo, per cercare di trovare soluzioni al fine di ridurre l’impatto delle emissioni odorigene che interessavano le aree circostanti.
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Sul diario fb dell’assessore all’urbanistica Giovanni Caudo compare questo intervento di Anna Maria Bianchi:
PERSONALE. Come donna di sinistra che ha avuto una sola tessera nella vita, quella dell’ANPI, oggi provo un grande dolore per tutte quelle donne e quegli uomini del PCI, PDS, DS e infine PD, che hanno dedicato pezzi importanti della loro vita a cercare di costruire un mondo migliore e più giusto. Non si meritavano di subire tutto questo. Oggi mi sembra che questo partito abbia davvero toccato il fondo, più di quando nell’era Alemanno facevamo i presidi in Campidoglio contro le delibere urbanistiche con un PD che ci ha lasciato soli (con qualche eccezione), più di quando si è scoperto il coinvolgimento di tanti suoi esponenti in Mafia capitale (o in corruzione capitale). Perchè prima si poteva sperare che fossero distorsioni che potevano essere affrontate e corrette. Invece quello che questa vicenda dimostra oggi è che questo partito ha ormai subito una mutazione genetica, che ha espulso dal suo organismo le parti fondamentali della sua identità: il confronto democratico e trasparente, il rispetto delle istituzioni e della dignità delle persone. Non è solo questione di vedere svaporato ogni anelito di giustizia sociale, di difesa dei più deboli, di aspirazione al bene collettivo, che appartengono al nostro DNA di sinistra. Ma di essere sprofondati nelle squallide piazzate dei reality show, dove amici, parenti e vicini di casa si vomitano addosso rancori e nefandezze. O in quelle aziende dove la spietatezza è il modo più rapido per raggiungere il risultato programmato. Perchè non si è di sinistra solo per ideali e contenuti, ma anche per il modo di essere noi stessi.E nei modi, nei toni, nell’arroganza degli attuali leader non c’è più niente della sobrietà, della capacità di immedesimazione, della lealtà che ci hanno insegnato i nostri padri e madri.
E io vorrei che quelli che, come me, non sono d’accordo con tutto questo, si prendessero un impegno: che oggi diventi il giorno dell’inizio del riscatto. Della speranza che dobbiamo imparare a darci da noi stessi, del coraggio per sconfiggere la paura dell’isolamento, della forza che abbiamo ancora dentro di noi, basta cercarla. Per diventare di nuovo quel grande popolo che si batte per un mondo e un futuro bello per tutti.
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L’assessore Alessandra Cattoi il 29 ottobre scrive su facebbok:
CATTOI: SPESE AFFITTO UFFICI DIMINUITE DI 17 MLN ANNUI
(OMNIROMA) Roma, 29 OTT – “Il progetto di accorpare gli uffici del Municipio XII, approvato dalla giunta capitolina, consentirà, insieme alla prevista dismissione di altre sedi istituzionali, un nuovo consistente risparmio per le casse comunali. Prosegue così l’operazione di spending review sui fitti passivi di Roma Capitale, che ha permesso finora di diminuire di 17 milioni di euro annui le spese per gli uffici, in linea con il piano di rientro varato nel luglio del 2014. Una somma importante che potrà essere utilizzata per investimenti e servizi in favore della cittadinanza”. È quanto dichiara in una nota Alessandra Cattoi, assessora al Patrimonio di Roma Capitale.
“Le spese sostenute per l’affitto di sedi istituzionali – prosegue Cattoi – passano infatti dai 43 milioni di euro del 2013 ai 26 milioni di fabbisogno per il 2016. Tra le operazioni che hanno consentito queste consistenti economie vi sono la dismissioni delle sedi di via delle Vergini e largo Loria, con lo spostamento in quelle più economiche di via della Panetteria e via del Tritone, e il ritorno dell’Ufficio Elettorale in via Petroselli, in un immobile di proprietà dell’amministrazione. Un esempio di buona amministrazione e di razionalizzazione della spesa, per il quale la giunta Marino ha lavorato attivamente fin dal suo insediamento”.
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Un’altra assessore leale con Marino è Francesca Danese, sotto scorta perchè minacciata, di cui Marino ha dichiarato: “un assessore che sta facendo bene il proprio lavoro, in un ambiente in cui durante la giunta Alemanno la criminalità organizzata la faceva da padrone sulle risorse economiche destinate all’immigrazione e a chi rimane senza casa, corre rischi perchè minacciata”.
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Sul diario fb dell’assessore Marta Leoni ci sono questi commenti:
Beatrice Montesano:
Questo è il modo, e lo stile, con cui il sindaco Ignazio Marino esce oggi dal Campidoglio. Da domani, sono pronta a scommettere, subirà gli attacchi da ogni fronte, molto peggiori di quelli a cui fin qui la città ha assistito, perché sarà più debole e più solo. E’ la strategia della delegittimazione, quella che già i grandi media tentarono (invano) di usare con Grillo per impedire la nascita e l’affermarsi del suo movimento politico. Questa strategia l’abbiamo vista in azione. MI auguro che, qualsiasi cosa ognuno decida per il futuro, conservi un ricordo di questo discorso. Che è il discorso di un leader, fatto davanti ai cittadini e a un Consiglio Comunale in fuga. A differenza di Marino, nessuno egli altri eletti ha voluto metterci la faccia. Questa è la differenza tra la democrazia e il potere per il potere. Ora si dice già che partirà la caccia per far cadere anche i presidenti dei Municipi, in modo che ci sia meno competizione elettorale per i consiglieri comunali dimissionari che si dovranno ricandidare. Mi auguro chela notizia sia infondata. Altrimenti significa che il Pd è pronto a gettare la città nel caos per onorare qualche conto con chi oggi ha messo la sua firma su un atto notarile. Anziché rispondere, come avrebbe dovuto, al suo mandato preso con migliaia di elettori di questa città.
Vittorio Pietrosante:
Sarà una brutta notte quella che mi attende, una notte di pensieri e di considerazioni una carrellata di ricordi e di progetti che non vedranno mai la luce. Brutta, brutta davvero tra questo sentimento di rabbia e l’impotenza rispetto all’irreversibilità degli scenari futuri. La consapevolezza di aver interrotto per sempre un processo di riscossa di questa città, la mia città, quella città abituata a essere definita bella ma ladrona, unica ma trattata come un sobborgo qualunque di una lontana provincia del west. No non credo che riuscirò a dormire pensando a tutti coloro, tanti, che in questi 2 anni hanno capito quanto si stesse facendo per migliorare la loro vita, non si è lavorato per i miracoli ma per la quotidianità cercando di dare a tutti gli strumenti per poter capire i propri diritti e attenersi ai propri doveri. Lontano da facili consensi abbiamo cercato di creare cittadini laddove spesso abbiamo trovato sudditi, sudditi alla mercé del favoritismo di turno, i miei pensieri sono disordinati non riescono a trovare la giusta via d’uscita troppo è il rammarico per quanto avvenuto. Mi scorrono davanti i volti dei compagni e amici di partito con i quali abbiamo condiviso un pezzo di pizza fredda mentre, a tarda notte, si finivano di imbustare i volantini elettorali e i banchetti svolti sotto lo sguardo sprezzante dei passanti. Sinceramente non saprei che dire a tutti quei volontari che in modo disinteressato hanno dato il loro contributo per una causa che ritenevano giusta e degna di essere supportata. Beh i compagni, gli amici i cittadini di Roma non meritavano questo epilogo, a nome mio personale in qualità di rappresentante del Partito Democratico chiedo scusa a tutti coloro che in qualche modo hanno visto nella nostra azione la possibilità di affrontare e risolvere i loro problemi quotidiani.
Da leggere l’intervista a Renzo Rossellini, che ha stracciato la tessera del PD.
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Questi sono gli assessori che hanno lavorato sodo e che sono stati leali con Marino, poi ci sono gli assessori che paiono “indifferenti”, che da mesi non hanno pubblicato nulla, e gli accoltellatori di Marino. Tra questi sicuramente emerge Stefano Esposito, che ha un curriculum inquestante, come si può leggere in quest’articolo del Manifesto, l’esecutore materiale della caduta di Marino.
Stefano Esposito ha scritto: Dopo aver letto questo articolo di @carlobonini devo prendere atto di aver dato mia lealtà ad un bugiardo. #vergogna
Curiosamente Esposito ha pubblicato l’intervento di Fabrizio Barca:
E poi: Metro B, ritardi e disagi causati da 7 treni in meno rispetto ai 27 previsti. @InfoAtac perché non riuscite a dire la verità agli utenti?
Non pago dei danni fatti a Roma, ha anche il coraggio di prendersela con Varoufakis:
Leggere leggere leggere. Il paladino anti-austerity che costa 55mila euro a discorso https://t.co/NL1kbKBQJD # via HuffPostItalia
Come si vede, questi interventi sono significativi del personaggio, della sua supponenza, del settarismo di certa sinistra. Esposito fa del falso moralismo ma ha un vero talento per la politca degli intrighi e delle congiure.
Poi ci sono quelli in ricerca di carriera, tra cui il già citato Fabrizio Barca, e Alfonso Sabella che ha dichiarato che, come Cincinnato è tornato all’aratro, tornerà a fare il magistrato ma, essendo ambizioso, tornerà in campo appena richiamato a più alti incarichi.
Il “vice mandante” Matteo Orfini, da strenuo difensore della giunta Marino, è passato a esecutore della sentenza. Il 28 ottobre scrive a Barca: Fabrizio, il processo di rinnovamento e ricostruzione del Pd romano non si fermerà per mano di strumentali oppurtunisti. In questi mesi tanti ne abbiamo combattuti insieme, e insieme continueremo a cambiare il Pd Roma.
Come ha scritto Pastrello è pericolosissimo. Il vero mandante è Renzi; il bullo Renzi avrebbe voglia di prendersi il merito ma cerca di stare defilato perchè si rende conto che l’intera operazione può ritorcersi contro se stesso e il PD alle prossime elezioni; in questo caso cercherà di scaricare le colpe sull’in/fido Orfini.
Gabriele Pastrello:
ATTENZIONE A ORFINI PER IL FUTURO. OVVIAMENTE IERI SERA DIFENDEVA L’INDIFENDIBILE. ‘ABBIAMO AIUTATO MARINO’; TRADOTTO: GLI ABBIAMO MESSO ALLE COSTOLE DEI MASTINI MA LUI NON NE HA VOLUTO SAPERE. TRADOTTO ANCORA: IL GIUBILEO E’ TROPPO GROSSO PER LASCIARLO A UN OUTSIDER. MARINO DOVEVA MORIRE (POLITICAMENTE). MA IL PERSONAGGIO E’ ROGNOSO. UN MASTINO. E PERFINO NON CORROTTO, VANTA, E MAGARI E’ VERO, PERCHE’ NO, UNO STILE DI VITA PARCO, DA ROBESPIERRE. QUINDI, AL SERVIZIO DI POTENZE CORROTTE, PERICOLOSISSIMO.
Un altro fatto che mi ha colpito che non c’è stata nessuna discussione all’interno dei circoli del Pd romano, ma come ha commentato Grazia Nardi il 30 ottobre 2015:
Il commissario nominato da un partito ha un senso solo al’interno di quel partito… per le istituzioni e per i cittadini ed i votanti non conta niente, dico niente….vi sta sfuggendo qualcosa CI sta sfuggendo… poi venite a dire che l’astensionismo è un fenomeno ineluttabile..
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Per finire, Gianni Cuperlo ha scritto tra l’altro:
La mia opinione? Penso due cose.
La prima è che la frattura tra la funzione di Roma e la sua immagine attuale nel mondo ha superato una soglia che impone di portare il confronto in una sede pubblica. Questo anche per ricomporre il legame con la parte migliore della città, che esiste e a cui bisogna ridare voce, ascolto, valore. Prima che il destino del sindaco o di un gruppo dirigente, la cura maggiore va rivolta a Roma e alle condizioni nelle quali versa dopo mesi di scandali e lacerazioni.
La seconda è che per interrompere una sindacatura votata da 600mila cittadini debbono sussistere ragioni solide e politicamente insuperabili. Quelle ragioni un partito ha il dovere di spiegarle, dibatterle nei suoi circoli e confrontarle, come a questo punto pare inevitabile oltre che giusto, nella sede istituzionale (il consiglio comunale), dove ascoltare le ragioni dell’amministrazione, esporre i motivi di una sfiducia e assumersi le proprie responsabilità davanti alla città. Questa è la sola via che rende trasparente una decisione sottraendola alla logica di scelte consumate nella trattativa tra due o quattro persone.
Se la democrazia ha delle regole, questo è il momento delle regole.
Quanto alle ricadute di tutto ciò, servirà tempo, pazienza e coraggio per risalire la china. Ma qui comincia una storia nuova tutta da scrivere.
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Cuperlo è stato ascoltato (?) invece della discussione nei circoli, Orfini ha organizzato un approfondito dibattito dal notaio con i consiglieri del PD allargati a alcuni consiglieri di destra – “democratica”…e tutti hanno firmato. Una macchia nera nella democrazia italiana, una vera Vegogna!
Il buon Cuperlo dovrebbe chiedersi perchè TUTTI i consiglieri hanno dato le dimissioni, anche i “cuperliani”, al di là dei suoi inascoltati appelli.
Renzi ha iniziato la sua segreteria accoltellando Letta nell’indifferenza della sinistra PD. Ora ha messo in atto un vero golpe ai danni di Marino, Cuperlo dovrebbe rendersi conto che questa non è politica, è il ritorno agli intrighi rinascimentali di Cesare Borgia, con gli avvelenamenti degli avversari. Le persone che hanno a cuore la democrazia in questo paese dovrebbero smettere di essere indifferenti a tutto e fare il possibile per affrontare questa emergenza e costruire oggi qualcosa di buono.