Marco Pannella, senatore a vita nell’aldilà

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Giangiuseppe Gattuso
Fonte: politicaPrima.it
Url fonte: http://www.politicaprima.com/2016/05/marco-pannella-senatore-vita-nellaldila.html

Pannella Senatore e Tortoradi Giangiuseppe Gattuso – 19 Maggio 2016

Non giustificherò mai i Presidenti della Repubblica per non avere nominato Marco Pannella Senatore a Vita.

imagesCredo non vi sia altro uomo politico degli ultimi decenni a meritarlo di più. Un gigante. Si, un gigante di fronte al quale i tantissimi politicanti “nani” in senso negativo, perché io i nani veri li rispetto, possono soltanto attingere a piene mani. Nella speranza di elevarsi anche di poco dal loro quotidiano strisciare. Quei politici vecchi e nuovi che avrebbero voluto irreggimentarlo per lucrare qualche consenso. Ma che, in fondo, non hanno, quasi mai, condiviso pienamente le sue idee avanzate e fuori dagli schemi aiutandolo realmente a metterle in pratica.

20100303201857!Partito_radicaleHo avuto la tessera dei radicali, il partito che ha contribuito a fondare nel 1955, tanti anni fa quando ero ragazzo, e anche un’altra volta più di recente. Ho sempre ritenuto la presenza dei radicali in Italia un valore aggiunto importante la cui anima era rappresentata proprio da Marco Pannella. Lo strenuo combattente per i diritti civili.

Pannella e CuffaroPer la dignità violata dei detenuti, le terribili condizioni delle carceri e la lunghezza disumana della carcerazione preventiva. E le incredibili e forsennate battaglie che hanno contribuito a cambiare questo nostro Paese in meglio. A renderlo più moderno e civile. E chissà dove saremmo ancora senza le conquiste come il divorzio e l’aborto.

h-00104248-1447924_0x440Lui che ha condotto una battaglia violenta contro la partitocrazia, che ha dato un enorme contributo per la democrazia e la libertà, da tutto e da tutti. Una persona e un comunicatore eccezionale, di una caratura intellettuale e politica rara. Un grande rompipalle, spesso controcorrente, coerente con se stesso e le sue idee, anche quando tutto era apertamente contro.

È stato capace di incidere sui cambiamenti del costume e della cultura nel nostro Paese utilizzando, come mai nessuno prima, uno strumento lasciato ad ammuffire tra le pieghe della Costituzione, come il referendum. Così come le battaglie antimilitariste, contro la fame nel mondo e a favore della pace.

Pannella_Staller_1987E le sue “sbandate”, come le chiama qualcuno, per le strane e ardite alleanze realizzate negli ultimi anni avevano sempre un qualche obiettivo più grande da raggiungere.
Epici i suoi digiuni secondo la pratica gandhiana del Satyagraha, decine di scioperi della fame e della sete in nome dei diritti e la dignità delle persone, sempre e comunque.

13240621_1197533843613010_6200423502558557139_nA prescindere dai divieti dei medici preoccupati per la sua salute. Le sue intemperanze mitiche e le provocazioni, come quelle per la legalizzazione della cannabis, le famose apparizioni in TV con il bavaglio e i manifesti sul petto in evidenza, resteranno nella storia.

Così come la sua presenza radiofonica a Radio Radicale, un appuntamento imperdibile per tantissimi suoi estimatori e non.
radioradicale
Uno strumento d’informazione straordinario che grazie alla sua pervicacia ha trasmesso tutti i maggiori avvenimenti politici senza alcuna censura, così come qualsiasi telefonata degli ascoltatori. Quella radio che, per sottolineare i morti per la fame nel mondo trasmette soltanto musica da requiem. Come quella in onda oggi.
E come non ricordare la vicenda drammatica di Enzo Tortora, ingiustamente condannato per mafia e droga, una macchia indelebile del nostro sistema giudiziario.

Tortora e PannellaUna vergogna immane che lo ha visto in prima linea in una spassionata quanto efficace difesa. Grazie a Pannella e ai radicali Tortora riesce a diventare parlamentare europeo, iniziando così insieme una grande battaglia per una “giustizia giusta” con i referendum sulla giustizia e la responsabilità dei magistrati.

Giorgio Napolitano, il bis Presidente rieletto a furor di parlamentari, ha nominato ben cinque senatori a vita: Mario Monti, mossa propedeutica all’incarico di Presidente del Consiglio. Claudio Abbado, famoso direttore d’orchestra. Elena Cattaneo, brava ricercatrice nominata ad appena 50 anni d’età. Renzo Piano, architetto rinomato e Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica.

Mattarella riceve onorificenza da Napolitano Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'OMRI dal Presidente Emerito Giorgio Napolitano, durante la cerimonia di insediamento al Palazzo del Quirinale, 3 febbraio 2015. Italian President Sergio Mattarella (r) receives an honour of Knight's Big Cross from former president Giorgio Napolitano at Quirinale Palace during the installation ceremony, Rome, 03 February 2015. ANSA / Paolo Giandotti - Ufficio Stampa Presidenza Repubblica - Quirinale Press Office +++ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING+++Sergio Mattarella eletto il 3 febbraio2015 non ne ha nominato nessuno. E avrebbe potuto farlo perché era rimasto libero un seggio quello di Claudio Abbado, deceduto il 20 gennaio 2014. Sarebbe stato forse l’atto più significativo della sua presidenza, un giusto  riconoscimento e un segnale importante all’intero mondo politico.
Ma poco importa, Giacinto Pannella detto Marco, sarà lo stesso Senatore a vita, nell’aldilà.

Giangiuseppe Gattuso
19 Maggio 2016

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