Cacciari: “Pd e Cinque Stelle sono un casino inenarrabile: come può uscire qualcosa da quelle parti lì?”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Marco Palombi
Fonte: il Fatto Quotidiano

UNA BREVE STORIA TRISTE, DA #SENZADIME A #CONTUTTI

Marco Palombi per il Fatto Quotidiano

 

MASSIMO CACCIARIMASSIMO CACCIARI

Fior da fiore. “La priorità è evitare l’ aumento dell’ Iva. Per evitarlo siamo disposti a parlare con tutti: con questo obiettivo per poi tornare alle elezioni” (Luigi Marattin, renzianissimo). “Sappiamo che a Mattarella, come a noi, stanno a cuore le esigenze del Paese e non le convenienze dei partiti: occorre mettere in sicurezza l’ Italia e fare in modo che i cittadini non siano travolti dal vortice della crisi” (Graziano Delrio, diversamente renziano).

MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHIMATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI

“Se tutti i leader dicono soltanto ‘al voto, al voto’, Mattarella finisce spalle al muro. Abbiamo il dovere di offrirgli un’alternativa” (Alessandro Fusacchia, peones di +Europa). “La crisi del peggior governo della Repubblica andrà in Parlamento nei prossimi giorni: in quella sede – e sui giornali, sui social, nelle piazze – io dirò quello che penso su aumento dell’ Iva, riduzione del numero dei parlamentari e su chi deve gestire le elezioni dal Viminale e da Chigi” (Matteo Renzi, renziano).

“Serve un governo di transizione che prepari le elezioni e di raddrizzare la barra economica salvandoci dal baratro” (Giuliano Pisapia, creatore di movimenti un po’ a sinistra del Pd). “Le elezioni sono la via maestra delle opposizioni, dopo di che il Quirinale guida la crisi e il partito di maggioranza deve decidere cosa vuole fare: se il 5 stelle vuole andare al voto, bene; ma se il 5 stelle vuole fare altre cose dipende da loro” (Enrico Letta, #staisereno). E ora, mi raccomando, via i tweet con #senzadime e dentro #contutti. In attesa dell’ editoriale di Scalfari: “A me quel Casaleggio è sempre parso un bel democratico”.

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONIMATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

MASSIMO CACCIARI: PD E CINQUE STELLE SONO UN CASINO INENARRABILE: COME PUÒ USCIRE QUALCOSA DA QUELLE PARTI LÌ?

Tommaso Rodano per il Fatto Quotidiano

Massimo Cacciari lo strappo di Salvini non se l’aspettava: “Mi ha stupito. Era evidente che il rapporto con i Cinque Stelle fosse a termine, ma non pensavo che gli convenisse rompere in questo momento. Si vede che anche a livello personale, con Di Maio, le questioni erano arrivate a un punto insostenibile”.

grillo di maio casaleggioGRILLO DI MAIO CASALEGGIO

 

Ora che scenario vede?

Quella gialloverde è stata una coalizione coatta, priva di qualsiasi punto di riferimento culturale e strategico, non poteva che finire così. Il problema è che ha rafforzato in modo strepitoso la destra. Una destra che un po’ di paura dovrebbe farla.

LUIGI DI MAIO NELLA REDAZIONE DEL FATTO CON MARCO TRAVAGLIOLUIGI DI MAIO NELLA REDAZIONE DEL FATTO CON MARCO TRAVAGLIO

 

Non c’ è alternativa?

Pd e Cinque Stelle sono un casino inenarrabile: come può uscire qualcosa da quelle parti lì? I grillini ricadranno nella loro solitudine e pretesa di purezza. Il Pd non si sa che fine farà, visto che la leadership di Zingaretti è quotidianamente contestata dai renziani. C’è davvero il rischio di trovarsi una solida maggioranza fascista: Lega, Meloni e Casa Pound. Fascisti nel vero senso della parola.

 

Da qui al voto però Salvini rischia di lasciare per strada un po’ di consenso. O no?

Il suo consenso ha radici solide, soprattutto a nord: lì non c’ è partita. E mentre le ragioni di Salvini – opere pubbliche, investimenti, autonomia – sono radicate, gli altri non hanno una linea e non hanno niente in comune. nuovi barbari? Vivaddio. Chi ha aperto la strada alla destra fascista ha responsabilità gravissime, sia nel Pd che nei Cinque Stelle. Le leadership sono state inadeguate.

DI MAIO SALVINI CONTEDI MAIO SALVINI CONTE

 

Anche i renziani hanno rivalutato l’ipotesi “inciucio”.

Renzi oggi sarebbe il primo a fare un’ alleanza con i Cinque Stelle. Io ne parlai subito dopo le elezioni politiche, quando invece Renzi Pd e Cinque Stelle non hanno mai lavorato in questi anni perché ci fosse la prospettiva futura di una minima intesa. Ora non possono certo andare dagli italiani a dirgli che faranno il governo insieme per fermare Salvini. Non hanno reso credibile questa prospettiva. Una leadership non può fondarsi solo sulla spregiudicatezza tattica. Si porta un paese allo sfascio

Grillo Di Maio Di BattistaGRILLO DI MAIO DI BATTISTA

 

Eppure qualcosa si muove in quella direzione. Anche Beppe Grillo ha aperto a un’ intesa con i dem.

Ora Grillo si sveglia contro i nuovi barbari? Vivaddio. Chi ha aperto la strada alla destra fascista ha responsabilità gravissime, sia nel Pd che nei 5Stelle. Le leadership sono inadeguate.

Grillo e Di MaioGRILLO E DI MAIO

 

 

 

Potrebbe essere il tema della prossima campagna elettorale della Lega.

È una linea. Sciagurata, di destra, ma è una linea. Gli altri non ce l’ hanno: non hanno un discorso, una strategia, una narrazione. L’ unica incognita per Salvini sarebbe quella di presentarsi con la Meloni e CasaPound. Gli elettori potrebbero spaventarsi.

 

Cosa farà Giuseppe Conte? È una figura spendibile?

I Cinque Stelle dovranno far fuori quell’ incapace assoluto di Di Maio. Per loro non vedo alternativa a Conte. Ha svolto la sua funzione con educazione e buonsenso. Con lui un’intesa con Renzi sarebbe semplice. Prima di entrare in orbita Cinque Stelle, come è noto, era stato presentato a Renzi dalla Boschi.

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