Medici in prima linea (sul bagnasciuga)

per mafalda conti
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
Medici in prima linea (sul bagnasciuga)
Zaia ha detto che il Veneto è pronto a somministrare le seconde dosi di vaccino ai turisti, sia italiani sia stranieri. Il turismo, e quindi la soddisfazione delle “categorie” operanti sul mercato del tempo libero, è più importante della profilassi fatta per bene. Tant’è che si può anche forzare l’organizzazione del piano vaccinale, già complessa di per sé, pur di rassicurare i villeggianti e correre dietro ai capricci di chi non è disposto a sacrificare nemmeno un giorno di agosto per una dose di vaccino che, se altri lo avessero avuta per tempo, oggi sarebbero ancora vivi.
D’altronde la vogliamo noi per primi quest’umanità adolescenziale, viziata, votata per il tempo libero, dedita soltanto ai piaceri del consumo, svagata e modaiola. La vuole così questa sistema di produzione e di smercio. La vogliono coloro che, dei capricci, ne fanno uso funzionale a sostegno dei consumi. Ma ve lo immaginate il povero medico che corre dietro all’uomo abbronzatissimo in costume da bagno per convincerlo a farsi la dose? Oppure a quell’altro sanitario, che attende con pazienza sul bagnasciuga, con la siringa in mano, il bagnante intento a fare il bagnetto? Magari gli porge anche l’asciugamano e un pezzo di pizza bianca come ristoro.
Esagero? Mica tanto. Se pensate che Sala, il sindaco di Milano, dopo aver incontrato un’associazione di baristi e ristoratori, se ne uscì attaccando i lavoratori in smart working, invitandoli a “uscire dalla grotta”! Solo perché, presumo, i pizzettari del centro, senza il popolo dei pendolari, facevano magri affari e se ne lamentavano. Non si riflette sul modello urbano che svuota i centri storici, per riempirli di uffici, bed and breakfast e paninari, no. Si attaccano, invece, quelli che oggi sono in smart working non per loro scelta, ma perché le loro aziende lo hanno deciso in virtù del Covid. Gli stessi che, in condizioni di normalità, ogni giorno si fanno un’ora di viaggio (se va bene) per raggiungere gli uffici in centro, dopo che l’alto costo degli immobili li ha fatti “traboccare” in periferia o nell’hinterland. Questo è. Questo c’è dietro i medici in prima linea sul bagnasciuga, oppure dietro la punturina al turista: la cura del proprio elettorato, purchessia, a qualunque costo, in vista di qualunque consumo. Fiducia verso questa classe dirigente? Poca o nessuna.
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