Il Governatore del Veneto Luca Zaia non si dà pace.
Non accetta che un amministratore serio come lui, venga citato e ricordato per una sola frase, il cui significato è stato peraltro frainteso.
Per chiarire, una volta per tutte, il senso della sua meditata riflessione, avrebbe chiesto di essere ospitato nella nota trasmissione”La prova del cuoco”.
Potrà così spiegare che non intendeva criticare i cinesi perché mangiano i topi, ma soltanto perché li mangiano vivi.
Secondo Luca Zaia, infatti, i simpatici roditori, cucinati alla vicentina sono molto più buoni, perché l’arte culinaria veneta è capace di ingentilirne il gusto, come da sempre fa con tanti cibi, altrimenti banali, quali i fagioli e lo stoccafisso.
Il Governatore darà anche precise indicazioni sui tempi di cottura e il dosaggio degli ingredienti, che variano a seconda del tipo di topo.
E’ maschio, domestico, selvatico, o è un toporagno?
E’ femmina, zoccola, zoccoletta, o è zoccolona?
Sbagliarsi sui tempi di cottura è come sbagliarsi su tutto. Equivale a toppare.
Non so se guarderò la trasmissione, ma sono certo che, se il Governatore leghista riuscirà a convertire tanti potenziali omicidi e tanti possibili femminicidi, in convinti e decisi topicidi, avrà fatto una cosa buona e giusta.
E noi italiani che siamo riusciti a dedicare piazze e vie perfino a Luigi Cadorna, il generale della disfatta di Caporetto, non potremo negare d’intitolare qualche viale a Luca Zaia.
Nessuno più di lui merita di far parte della nostra toponomastica!
