Antonio Napoletano il 7 agosto ha commentato su facebook una intervista a Stefano Fassina su Il Manifesto. Il giudizio, che condivido, prende dolorosamente atto che le sinistre PD si sono liquefatte come neve al sole di fronte al “fenomeno” Renzi. Nei giorni successivi si sono aggiunti altri commenti di persone che esprimono sensibiltà diverse e che divagano anche sul duro intervento di Mario Draghi contro le scelte di politica economica del governo italiano. Tuttavia gli interventi, che ho arbitrariamente riportato, hanno in comune l’amara consapevolezza della sinistra ridotta a “un punto di vista”. (gf)
Antonio Napoletano
LEGGO ESTEREFATTO L’INTERVISTA DI PAPEROGA-FASSINA AL “MANIFESTO”. TRA COSE GIUSTE E ALTRE DI MANIERA (SBAGLIATE) MI COLPISCE QUESTA CHIUSURA DELLA CHIACCHIERATA: DOMANDA:<<Il popolo che lei incontra in tutta Italia alle feste dell’Unità non chiede invece anche a voi, opposizione o ex opposizione interna, di lasciare lavorare Renzi?>>FASSINA:<<CI CHIEDE TANTE COSE, CHI DI FARLO LAVORARE, CHI DI CORREGGERNE LA ROTTA. NOI NON SIAMO OPPOSIZIONE, PORTIAMO AVANTI UN PUNTO DI VISTA CHE VUOLE CONTRIBUIRE AL SUCCESSO DEL GOVERNO A FARE LE RIFORME: A FARLE BENE PERO’>>.
CAPITO?
<<NOI NON SIAMO OPPOSIZIONE, PORTIAMO AVANTI UN PUNTO DI VISTA>>! ROBA DA MATTI.RIDOTTI ‘AL PUNTO DI VISTA’.
PIU’ OPZIONALI DI COSI’… SI MUORE.
E INFATTI…
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capisco, ma a me pare molto più grave la dichiarazione, se correttamente riportata dai media, di Draghi che chiede che gli stati cedano sovranità, naturalmente quelli cattivi mica quelli buoni come la Germania. Ma Draghi è il presidente del parlamento europeo, è un primo ministro, dimenticavo è a capo di una banca….(Maurizio Denaro)
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Maurizio scusa ma che c’ azzecca? (Beppe Picca)
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Hanno preso la porta in faccia al senato pure sull’emendamento gotor sull’inclusione degli europarlamentari per l’elezione del PdR. E stanno zitti, mi immagino domani sull’analisi impietosa dello Svimez che si inventeranno. (Giulio Cherchi)
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DRAGHI NON E’ IL CAPO DI UNA BANCHETTA. E’ IL PRESIDENTE DELL’UNICA ISTITUZIONE GLOBALE EUROPEA CON POTERI ED EFFICACIA SUL FUNZIONAMENTO DELL’INTERA EUROPA. E INOLTRE HA ANCHE SALVATO L’EURO. DOPO DI CHE SI PUO’ DISSENTIRE SE LA RICHIESTA SEMBRA ABNORME ANCHE PERCHE’ NOI POTREMMO ESSERNE LE VITTIME. MA QUALCUNO PENSA CHE SI POSSA FARE IL FEDERALISMO IN EUROPA SENZA FARE QUELLO CHE DICE DRAGHI? LA VERA MANCANZA DELLE SUE AFFERMAZIONI NON E’ NELLA RICHIESTA DI DEVOLUZIONE MA NEL NON INDICARE CHE TOGLIENDO POTERE AGLI STATI BISOGNA CREARE POTERI AUTONOMI IN UNA AUTORITA’ EUROPEA, CHE POSSA ESERCITARE QUELLA SOVRANITA’ FISCALE CHE VIENE TOLTA AGLI STATI. MA ATTENZIONE, QUESTO E’ IMPLICITO IN QUELLO CHE DICE DRAGHI, E AVENDOLO OSSERVATO ATTENTAMENTE SONO CONVINTO CHE QUESTO E’ IL SUO OBBIETTIVO (SENNO’ A QUALE SCOPO L’UNIONE BANCARIA SABOTATA DALLA GERMANIA). MA NON PUO’ DIRLO. IO CREDO CHE ANDREBBE LETTO ATTENTAMENTE E VEDERE QUALI SONO GLI SPAZI CHE QUESTE DICHIARAZIONI APRONO. ESERCIZIO DIFFICILE, CUI PURTROPPO TUTTE LE SINISTRE, QUELLA RADICALE E QUELLA DI GOVERNO NON SONO INTELLETTUALMENTE ATTREZZATE. QUESTA E’ LA VERA TRAGEDIA. NON QUELLO CHE DICE DRAGHI…. MA ANTONIO SU PAPEROGA HA DETTO TUTTO. COSA C’E’ DA DIRE D’ALTRO? NIENTE. SALVO FARE LA DANZA SUI CADAVERI COME FA GIULIO. (Gabriele Pastrello)
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scusate non ci azzecca ed è stato un moto di impeto leggendo Antonio a cui non avevo altro da aggiungere. Allo stesso tempo leggo delle dichiarazioni di Draghi e mi sono incazzato. Naturalmente so che Draghi è a capo dell’ UNICA ISTITUZIONE GLOBALE EUROPEA, veramente anche il Parlamento europeo dovrebbe esserlo, ma lasciamo perdere. E mi incazzo perchè è evidente, se ciò che riportano i giornali è corretto, che Draghi si riferisce ad alcuni paesi e non fa un discorso generale. Io continuo a credere che una possibile soluzione sia il rafforzamento dell’ Europa ma non fatto sulla base delle logiche oligarchiche alla Draghi. Lontano da me da non considerare le responsabilità di ciascun paese ma se la logica che passa è che è solo responsabilità dei singoli paesi allora si accetta la logica della Troika e dell’ austerità, che non solo non mi piace e non mi convince ma che ad oggi ha dato risultati piuttosto mediocri.(Maurizio Denaro)
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HO DETTO L’UNICA ISTITUZIONE GLOBALE EUROPEA EFFICACE. IL PARLAMENTO NON LO E’. E PERFINO LA COMMISSIONE LO E’ MENO DELLA BCE. CHE QUANDO DRAGHI HA DETTO WHATEVER IT TAKES HA FATTO SMETTERE LA SPECULAZIONE MONDIALE. RISULTATO CHE LA COMMISSIONE NON AVREBBE MAI RAGGIUNTO (ANZI CON LE SUE PRESE DI POSIZIONE L’AVEVA ALIMENTATA). (Gabriele Pastrello^
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Fassina-Paperoga, ma dove le vai a pescare ? (Fausto Anderlini)
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Se no escono formalmente da PD è chiaro che non possono dichiarare di essere opposizione. La contrarietà della dirigenza ds si edprime solo attraverstimidi aggettive o avverbi: riforma sì ma fatta BENE È tutto così. Un sommesso balbettio.Fassina cmq si è dimesso da ministro e nel complesso. non è tra i peggiori. Almeno fin qui. (Daniela Landi)
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Però l’altra sera mi ha lasciato basito mostrando grande e sincera soddisfazione per l’approvazione della riforma del senato. Mah….. Dichiararsi opposizione, in effetti, sarebbe l’equivalente del preannuncio di una scissione. Dirsi minoranza e rivendicarne le ragioni no. In realtà è quello che dice Daniela a rendere oscuro il senso di questa minoranza degli avverbi e degli aggettivi. (Beppe Picca)
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Beppe io non l’ho sentito. Se è così allora è un altro che deve andare a farsi fottere. Bisogna però stare accorti alle paroline ,come dicevo sopra ,ai sottintesi per sapere se uno è irreparabilmente bello che cotto (Daniela Landi)
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Anche lui ha giocato con le paroline, e non poco, però ci ha messo due affermazioni nette. La prima: la notizia non è il dissenso di una ventina di senatori pd ma l’approvazione della riforma. La seconda: sono d’accordo con l’abolizione dell’elettività……..Sere prima, sempre a In onda, Bersani aveva fatto i salti mortali per eludere la domanda: ma lei avrebbe messo la costituzione in cima alle sue priorità o sarebbe partito dall’economia e dal lavoro? E alla terza iterazione dell’interrogativo, ha risposto, grosso modo, che no, bisognava fare l’una cosa e l’altra. Gli si leggeva in faccia il contrario, ma non c’è stato verso di. Mi ha ricordato certe scene del vecchio Pci, che evidentemente non è mai morto del tutto nei suoi tratti (virgoletto per capirci) “peggiori” ma solo nei migliori (e qui non virgoletto) e sono stato assalito da un’ondata di tristezza (Beppe Picca)
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Sopra mi riferivo anche a Bersani. Non era escluso. Non sono però d’accordo sul 2ndo commento. Si sa che per Bersani la primissima cosa è il lavoro. Ho notato l’esitazione ma credo che di fatto Bersani pensava che entrambi le cose dovessero essere fatte. La riforma del senato faceva parte del suo programma. Cmq subito dopo è stato molto molto esplicito sulla priorità da dare al lavoro. Quello che invece mi ha colpito è stato il suo assenso sulla responsabilità civile dei magistrati che , assurdo, definisce come “professionisti”. Poi però ha messo delle paroline sul modo di fare la legge che non infici la capacità di giudizio.Come sopra insomma. ….Riguardo, Beppe, al tuo primo commento su Bersani non ho sentito quelle affermazioni ma mi sono sintonizzata ad intervista già avviata. Non avendole ascoltate non esprimo nulla, ma è ovvio che non le condivido affatto.Devo dirti con sincerità che però nel complesso Bersani mi è piaciuto. Mi sono commossa ……e parecchio. Se vai sul mio diario troverai quello che mi ha dettato a caldo il Cuore (Daniela Landi)
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PERCHE’ BASITO BEPPE? LA SCELTA E’ A MONTE NELLA CONFLUENZA DEI ”DIVERSAMENTE RENZIANI’. GLI EX-SUOI E I TUTTORA SUOI SONO LI’, E LUI DA BUON PAPA’ SI PREOCCUPA DI NON DARE ADITO A RITORSIONI CONTRO DI LORO. NON E’ CHE BERSANI NON SIA UNA PERSONA SERIA E NON ABBIA DIGNITA’. E’ L’UNO E L’ALTRO. MA NON E’ UN POLITICO PURO. RESTA NEL FONDO UN AMMINISTRATORE CHE OBBEDISCE AL PARTITO. QUANDO IL SEGRETARIO DEI TORY HEATH FU FATTO FUORI DALLA THATCHER LE TOLSE IL SALUTO PER LA VITA. ALMENO STARE ZITTO E OCCUPARSI SOLO DI IMPRESE CULTURALI SAREBBE STATO IL MINIMO. PER LE EUROPEE VENNE A BOLOGNA CON LO SCOPO POLITICO EVIDENTE DI IMPEDIRE LO SMOTTAMENTO POLITICO A SINISTRA DI ELETTORI PD, E IL PD GLI ORGANIZZO’ UN COMIZIETTO IN PIAZZA RE ENZO CON POCHE CENTINAIA DI PERSONE. A LUI CHE ERA ABITUATO ALLA PIAZZA MAGGIORE PIENA. MA LUI NON CI RIESCE A PRENDERE LE DISTANZE. SI DOVREBBE LEGGERE IN TARDA ETA’ IL LIBRO DI DON MILANI; L’OBBEDIENZA NON E’ UNA VIRTU’. A LUI L’OBBEDIENZA L’HA ROVINATO, E ANCORA NON NE PRENDE ATTO. (Gabriele Pastrello)
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Mi riferivo a Fassina, non a Bersani, dicendomi basito. E comunque sono completamente d’accordo con te. C’è da dire che non solo Bersani ma tutti gli ex pci, tranne Chiti e pochissimi altri, hanno questo atteggiamento. Il che, detto tra parentesi, mi sta creando, diciamo così, qualche dubbio sull'”utilità” di quella provenienza nella politica odierna (Beppe Picca)