Ricordo di Norberto Bobbio a dieci anni dalla morte

per Gian Franco Ferraris

di Gian Franco Ferraris  05 luglio 2014

Oggi si ricorda Norberto Bobbio, a 10 anni dalla morte, a Rivalta Bormida, il paese di origine del filosofo. Pietro Polito, Giovanni Tesio, Gian Luigi Rapetti hanno ricordato commoventi momenti di vita familiare di Bobbio. Il figlio Andrea (a nome della famiglia) ha donato al comune di Rivalta un ritratto di Bobbio del pittore Piero Biorci.

Foto: Oggi si ricorda Norberto Bobbio, a 10 anni dalla morte. Nel paese di Rivalta Bormida di origine del filosofo, con Pietro Polito, Giovanni Tesio, Gian Luigi Rapetti ricordi di vita familiare di Bobbio - commoventi. Il figlio Andrea (a nome della famiglia) ha donato un ritratto di Bobbio del pittore Piero Biorci. Ho avuto la fortuna, insieme all'autore poi prematuramente scomparso, di consegnare il quadro al filosofo nell'autunno del 1996. Bobbio ci accolse con semplici e chiari ricordi rivaltesi e familiari. Biorci rammentó testimonianze della madre coetanea e che aveva in gioventú lavorato in casa Bobbio. Gli episodi riguardavano amici illustri del filosofo: Antonicelli, pavese, Mila.....ad un tratto Bobbio ansioso chiese a Biorci, "e tua madre ti rammenta Leone Ginzburg" e cogliendo un attimo di spaesamento, aggiunse con una nube negli occhi " Leone era il migliore di noi...ma la vita é vanitá". Valter Ottria ha raccontato il triste ritorno nel 2001 in occasione della morte della moglie Valeria, in cui Bobbio preannunciò l'imminenza dell'ultimo viaggio nel Paese dell'infanzia, amato per tutta la vita.

Ho avuto la fortuna, insieme all’autore del quadro, poi prematuramente scomparso, di consegnare il dipinto al filosofo nell’autunno del 1996. Bobbio ci accolse con semplici e chiari ricordi rivaltesi e familiari. Biorci rammentó testimonianze della madre coetanea e che aveva in gioventú lavorato in casa Bobbio. Gli episodi riguardavano amici illustri del filosofo: Antonicelli, Pavese, Mila … ad un tratto Bobbio ansioso chiese a Biorci: “e tua madre ti parla di Leone Ginzburg?” e cogliendo un attimo di spaesamento, aggiunse con una nube negli occhi “Leone era il migliore di noi … ma la vita é vanitá”.

Valter Ottria ha raccontato il triste ritorno nel 2001 in occasione della morte della moglie Valeria, in cui Bobbio preannunciò l’imminenza dell’ultimo viaggio nel Paese dell’infanzia, amato per tutta la vita.

Pietro Polito, che ha collaborato con Bobbio negli ultimi anni di vita, ha ricordato questa semplice e profonda riflessione del filosofo:

“Sono moderato, perché sono un convinto seguace dell’antica massima in medio stat virtus. Con questo non voglio dire che gli estremisti abbiano sempre torto. Non lo voglio dire perché affermare che i moderati hanno sempre ragione e gli estremisti sempre torto equivarrebbe a ragionare da estremista. Un empirista deve limitarsi a dire “per lo più”. La mia esperienza mi ha insegnato che nella maggior parte dei casi della vita pubblica e privata, “per lo più” le soluzioni, se non migliori, meno cattive sono quelle di chi rifugge dagli aut aut troppo netti, o di qua o di là. Io sono un democratico convinto. La democrazia è il luogo dove gli estremisti non prevalgono. La democrazia, e il riformismo suo alleato, possono permettersi di sbagliare, perché le stesse procedure democratiche consentono di correggere gli errori. L’estremista non può permettersi di sbagliare, perché non può tornare indietro. Gli errori del moderato democratico e riformista sono riparabili, quelli del estremista, no, o almeno sono riparabili solo passando da un estremismo all’altro. Il buon empirista, prima di pronunciarsi, deve voltare e rivoltare il problema… di qua nascono l’esigenza della cautela critica e…. la possibilità di sbagliare. Dalla possibilità dell’errore derivano due impegni da rispettare: quello di non perseverare nell’errore e quello di essere tolleranti degli errori altrui.

(cfr. N. Bobbio, De senectute, Einaudi, Torino, 1996, p. 148).

La sinistra, che ha sempre omaggiato Bobbio senza veramente ascoltarlo, dovrebbe meditare su queste parole che, applicate nella prassi politica, insegnano a non essere settari ed estremisti, ma anche ad evitare i facili proclami per cambiare le cose in profondità con serietà e giustizia.

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1 commento

pietro panebianco 6 Luglio 2014 - 21:25

..nessuno sa darmi notizie del mio ex prof. Luigi Bobbio?

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