di Vecchia Talpa 7 gennaio 2016
Ilva, con emendamento Pd slitta a giugno 2017 realizzazione del piano ambientale. Ormai è senza ritegno! Ma de che stiamo a parlà?
Slitta di altri sei mesi, al 30 giugno 2017, il termine entro cui dovrà andare a regime il piano ambientale e sanitario dell’Ilva. Lo stabilisce un emendamento Pd al decreto sulla cessione degli stabilimenti dell’acciaieria tarantina approvato dalle commissioni Ambiente e Attività produttive alla Camera. Con la modifica, il piano non dovrà più essere realizzato entro fine 2016 come prevedeva il testo originario. Allo stesso tempo vengono prorogate l’Aia e l’autorizzazione all’esercizio di impresa. Il tutto per tentare di spianare la strada alla vendita, che dovrebbe essere chiusa entro il 30 giugno di quest’anno.
Il cartello italiano auspicato dalla ministra Guidi per l’acquisto non decolla e quindi non rimane che due alternative.
O la Cassa Depositi e prestiti ( cioè noi) si accolla quasi 3 miliardi, tra capitale circolante per la normale amministrazione, perdite da coprire, manutenzione e interventi ambientali.
Oppure alleggeriscono i vincoli per l’acquisto lasciando che anche gli stranieri e a pezzi possano comprare solo le parti migliori lasciando ai tarentini ” a’ munnezza” Inquinamento e l’area a caldo.