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di PATRIZIA PERRONE – 22 NOVEMBRE 2016
Sono passati pochi giorni dalla diffusione dell’audio del governatore De Luca diffuso dal Fatto Quotidiano http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/della-costituzione-me-ne-fotto-qua-arrivera-un-fiume-di-soldi/ in cui il governatore-sceriffo-castigatore-di-personaggetti-e-mezze-tacche chiedeva con grande impeto ai sindaci della Campania di portare convinti alle urne quanti più elettori possibile, anche in cambio di fritti di pesce e passeggiate in barca, un audio a dir poco vergognoso, che da solo basterebbe a convincere a votare NO qualsiasi cittadino che ancora si indigna per il voto di scambio, per le marchette elettorali e per la dignità svenduta del popolo sovrano, fosse anche quella proposta la migliore riforma possibile (Ma non lo è affatto). Ma l’indignazione è tutta nostra, e non del segretario del partito dell’ex sindaco sceriffo, il quale ha timidamente detto di non approvare i suoi metodi ma di apprezzarne l’operato, apprezzare a tal punto che oggi verrà eliminato il divieto per i governatori di fare anche i commissari per la Sanità http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/sanita-renzi-premia-de-luca-sara-promosso-commissario/ e che si tratti di una manovra per promuovere De Luca e premiarlo per il suo impegno referendario lo dimostra il fatto che l’emendamento che elimina l’incompatibilità è stato presentato da Assunta Tartaglione, e da altri dieci deputati della Regione Campania. Come se non bastasse oggi su La Repubblica, a pagina 41, appare un articolo sul virus HPV, che nulla ha a che fare con la faccenda referendaria. Ebbene l’articolo ha un titolo fuorviante, ammiccante al referendum costituzionale e allo slogan della propaganda renziana, che recita esattamente “RAGAZZI CONTRO IL CANCRO BASTA UN Sì”.
Speculare sulla salute degli ammalati di cancro. Promettere fritture di pesce. Premiare chi pratica il voto clientelare. Questa riforma è pessima, scritta male, ha un testo pieno di falle, complica anziché semplificare, svende la democrazia per pochi spiccioli di risparmio, ma soprattutto sta mostrando il peggio del peggio della politica italiana. Sono disgustata. Disgustata non solo dalla riforma e da ciò che comporterebbe, ma anche dal fatto che non ci si fa scrupolo di servirsi degli ammalati di cancro per specularci sopra. Mentre in Campania la sanità pubblica è alla canna del gas, gli ospedali chiudono e la gente non ha i soldi per curarsi. Non basterà un NO per disfarsi della malasanità e della malapolitica, ma almeno è un inizio. Se non ne fossi già stata convinta, me ne sarei convinta oggi.