Sovranità Popolare e Costituzione per il cambiamento

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Paolo Barbieri

di Paolo Barbieri – 15 dicembre 2017

La Sovranità Popolare in campo contro la mediocrità parlamentare.

“I CITTADINI DEVONO ESSERE CAPACI DI FAR SALTARE IL SISTEMA. BISOGNA SMONTARE IL TERRENO DI GIOCO. NEL PARLAMENTO NON CE LA FAI: SE SEI LI’ HAI ACCETTATO CERTE REGOLE”.

 Così Carlo Galli – parlamentare, accademico e filosofo poltico – conclude il suo intervento in un incontro con il presidente di Libertà e Giustizia, Tomaso Montanari, organizzato l’11 dicembre scorso dal Circolo LeG di Bologna dal titolo “Incursioni realizzate o tentate da professori nel mondo della politica”.

 A me paiono affermazioni gravi e pesanti espresse da persona competente per studi ed esperta per vissuto, che devono indurre a cercare con impegno per trovare risposte operative originali ed efficaci.

 Per me è scontato ripetere un suggerimento che coltivo dai tempi del 2° governo Prodi, morente sotto il fuoco amico e nemico, che ha trovato avalli autorevoli, ma non ancora adozioni fattive. Fin d’allora ho colto la necessità di un intevento diretto della cosidetta Società Civile, di una mossa del cavallo, di un scarto democratico, per interrompere la trasmissione della mediocrità da un Parlamento al successivo, da una leva politica ai delfini designati.

 Una possibilità offerta dalla Costituzione con gli articoli 71, 50 e se necessario 40, che consentono la Democrazia Diretta Propositiva, che, nella forza di una Sovrannità Popolare Realizzata, non solo enunciata, e pur restando “nelle forme e nei limiti…” diventerebbe politicamente e realmente impositiva.

 71 e 50 (LIP) in sinergia per ottenere leggi e riforme attese e opportune: legge elettorale, compensi e accessori cariche elettive come media europea, riforma prescrizione, anticorruzione, buona scuola (ottenendo collaborazione da una categoria assai numerosa e motivata). Il tutto lanciato dalla Lista Civica Nazionale per la Democrazia Costituzionale,  nelle possibilità di Falcone e Montanari, in divenire verso le elezioni successive alle prossime (che tutti danno come inevitabili), aperta ad una coalizione progressista, per ottenere un formidabile ritorno massmediatico…

 Paolo Barbieri.

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