Vittorio Foa a un senatore fascista: “Se aveste vinto voi, io sarei ancora in prigione. Siccome abbiamo vinto noi, tu sei senatore. Questa è una differenza capitale”

per mafalda conti
Oggi solamente un ripasso, come si faceva un tempo per qualche studente un po’ in ritardo con la preparazione e costretto rileggersi il manuale in attesa dell’esame di riparazione.
Nel caso nostro, il ripasso riguarderà l’esistenza o meno della distinzione tra destra e sinistra.
“A me è capitato, una volta, di partecipare a una trasmissione televisiva insieme a un senatore fascista, che faceva dei grandi discorsi di pacificazione: ‘In fondo eravamo tutti patrioti… Ognuno di noi aveva la patria nel suo cuore…’ eccetera eccetera… Io lo interruppi dicendo: ‘Un momento. Se si parla di morti, va bene. I morti sono morti: rispettiamoli tutti. Ma se si parla di quando erano vivi, erano diversi. Se aveste vinto voi, io sarei ancora in prigione. Siccome abbiamo vinto noi, tu sei senatore. Questa è una differenza capitale”.
Vittorio Foa (Torino, 18 settembre 1910 – Formia, 20 ottobre 2008)
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