Anche i veleni agricoli uccidono il pianeta

per tonigaeta

Non sapevo che nel Viterbese 13 comuni della Tuscia e dei monti Cimini avessero costituito un Biodistretto, avvalendosi di una legge della Regione Lazio. Il messaggio più importante degli agricoltori (e degli ambientalisti che hanno contribuito) é quello che il terreno assorbe una quantità doppia di CO2, rispetto a quella presente in atmosfera. L’inquinamento ad opera di erbicidi, fitofarmaci e pesticidi d’ogni genere, può pregiudicare fortemente detto assorbimento.

Il surriscaldamento del pianeta, pertanto, oltre che per effetto della diminuzione del rilascio di ossigeno da mari ed oceani (a causa del loro forte inquinamento) e dalla devastante deforestazione, é alimentato anche dall’uso di erbicidi, fitofarmaci e pesticidi d’ogni tipo (con forti danni alimentari).

Un valido strumento di autotutela agricola possono essere i biodistretti, volti a limitare i danni e a non danneggiare le coltivazioni limitrofe.

Famiano Crucianelli* ci fa sapere che, se la Regione Lazio al momento é l’unica ad aver legiferato sui biodistretti agricoli, il governo attuale non sembra voler brillare per altrettanto encomiabili iniziative. La neo-ministra per l’Agricoltura Teresa Bellanova, infatti, oltre ad aver esordito in modo infelice sugli OGM (poi ritrattando) e il CETA, ha presentato una bozza di Piano d’azione nazionale contro l’uso dei fitofarmaci, privo di ogni riferimento ai danni (ulteriori) procurati all’ambiente dai pesticidi.

Possiamo aggiungere: forse é il caso che Nicola (Zingaretti) dia una strigliatina a questa neo-ministra, che non parla con Sergio Costa ?

(*) Presidente del Biodistretto della Via Amerina e del Forre

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