di Luigi Altea – 12 dicembre 2017
Molti temono che, se non cambierà strategia, Matteo Renzi finirà per restare solo.
E continuerà, così, a circondarsi della persona sbagliata.
Per evitare questo rischio, alcuni esponenti della sempiterna area governativa pensano di raggiungerlo.
Sono soprattutto gli orfani di Alfano che si distinguono in questo afflato volontaristico.
Il loro movimento, Area Popolare, si è fermato. E quindi non è più un movimento…
Durante gli ultimi spasmi ministeriali, i sondaggi lo davano allo 0,4 %.
Praticamente come i grassi nel latte totalmente scremato: tracce, soltanto tracce…
E tuttavia, nel PD c’è molta soddisfazione per l’annunciato arrivo di Fabrizio Cicchitto e di Beatrice Lorenzin.
Basta ascoltare le dichiarazioni quotidiane di cin cin Rosato, per accorgersi che le polemiche, le ironie e le contumelie sono prevalentemente rivolte a quelli che, spregiativamente, vengono definiti “scissionisti”.
A me sembra che, ad osservarli bene, i renziani si somiglino come gocce d’acqua.
Hanno in comune il ghigno, e una inconsistenza che traspare dalle loro facce inconsapevoli.
Non si sono accorti, ad esempio, che corrompendo gli ideali di quello che fu il grande Partito della Sinistra italiana…avrebbero finito per corrompere se stessi.
Di loro mi impressiona soprattutto il godimento che provano nel vilipendere i loro ex Segretari.
Credendo di fare gli spiritosi, continuano a parlare della “premiata ditta D’Alema/Bersani”.
Se l’avessero, il potere darebbe loro alla testa.
In assenza della quale, inconsapevolmente, non si accorgono di parlare di due dirigenti della Sinistra che, con tutti i loro errori, hanno dato un contributo per rendere più civile il nostro paese.
Se l’avessero, la testa, capirebbero che cacciare la “premiata ditta”, per sostituirla con alcuni residui rancidi, di latte scremato andato a male, è quella cosa che Fantozzi chiamava “pazzesca”.