di Alfredo Morganti – 10 settembre 2015
Diciamo che la Merkel ha mostrato generosità, e le rendiamo merito per questo. Sigmar Gabriel, a sua volta, ha già annunciato che i tedeschi sono pronti ad accogliere 500.000 rifugiati ogni anno per alcuni anni. Al di là dei possibili secondi fini, resta il fatto che le frontiere si sono abbassate per impulso tedesco e ciò ha costituito (e costituisce) una speranza per i molti disperati che fuggono da guerre e fame. C’è voluta una foto tragica, certo, un corpicino senza più vita deposto dalle acque sulla spiaggia, per spingere a questa scelta, ma tant’è, i cuori palpitano solo se sono sconvolti da un sentimento forte, mai prima. E così l’opinione pubblica.
Detto ciò, è il caso comunque di scavare dietro questa conversione tedesca. Ricorderete le parole di Merkel-Holland ad agosto, quando in conferenza stampa chiesero velocemente, entro l’anno, l’allestimento di “centri di registrazione negli Stati di arrivo dei migranti e dei profughi, in Grecia e Italia”. ‘Hot spot’ li definiscono, ma sono centri di accoglienza con funzioni di polizia, internamento, controllo e identificazione. Una specie di ‘scrematura’, basata su protocolli europei, oltre cui comparirebbe poi la Germania, pronta ad accogliere, con la stessa generosità di questi giorni, chi ha superato i controlli preliminari. A noi il compito del poliziotto cattivo, insomma, alla Merkel quello di poliziotto buono.
Certo, fa un po’ rabbia. Sono anni che l’Italia è in prima fila e si è spesa generosamente a salvare vite: non solo gli operatori, ma i marinai, i volontari e i comuni cittadini. Ma, in tutti questi anni, le frontiere restavano alzate, si parlava solo di quote, e l’Europa era sorda alle grida di aiuto dei migranti e della stessa Italia. Certo, non bastava accogliere, bisognava anche mettere in campo un’efficace politica di accoglienza e integrazione, quella per dire che la Germania ha in mente di fare. Sigmar Gabriel ha detto che sono pronti ad accogliere 500.000 migranti all’anno. Forse 3-4 milioni di persone, che aumenterebbero la popolazione tedesca considerevolmente, con benefici sul PIL e sul capitale sociale del Paese. I tedeschi questo lo pensano e lo fanno, noi nemmeno lo pensiamo, anzi abbiamo in mente le ruspe e magari ostentiamo razzismo sui media dopo aver salvato, in realtà, migliaia di vite in mare.
Oggi la Merkel sembra aver svegliato anche la nostra opinione pubblica. Non so per quanto. Ma siamo diventati tutti ‘accoglienti’, tutti buoni, tutti disponibili dopo mesi di deplorevole attivismo anti immigrati. Il nostro premier, che pure ha cancellato la missione Mare Nostrum istituita dal Governo Letta, forse per risparmiare due soldi da offrire in mance agli italiani, si atteggia a buonista. Luca Fazio ha scritto sul ‘manifesto’ in modo brillante che Renzi fa il solidale col cuore degli altri. Quando invece dovrebbe parlare meno e fare di più. Nel Mediterraneo si continua a morire, non bastano gli appelli e le immagini tv a fermare l’ecatombe. I centri di accoglienza stanno esplodendo, quello di Lampedusa ospita il doppio dei migranti per cui è stato realizzato. A marciare su Vienna e Monaco era circa 2-3.000 rifugiati, dal Mediterraneo sbarcano centinaia di migliaia di persone in condizioni ancor più disperate di chi ha viaggiato in terra. Dietro il solito spottone tv cosa c’è, se non il lavoro e il sacrificio dei soliti marinai di Lampedusa, dei volontari, dei medici, delle donne e degli uomini comuni di cui nessuno parla?
Ha ragione Luca Bottura. In futuro si dirà del poliziotto-eroe di Monaco che nella foto mette per gioco il suo cappello in testa al bambino siriano, e non di chi ha salvato per anni vite umane nel Mediterraneo, persino contro l’opinione pubblica che avrebbe voluto invece le ruspe o un calcio in culo a chi sbarcava. Mettessero in campo soldi e risorse sull’accoglienza e sull’integrazione, politiche vere, non invocassero la solita emergenza. Tenendo magari alla larga la criminalità. Dopo di che avranno diritto a farsi tutti gli spottoni che vogliono. Non prima.
