Giorgia Meloni, la vita privata e l’attenzione morbosa

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Maria Laura Rodotà
Fonte: La stampa

Tweet flash Elio Vito  – ex deputato di Forza Italia

Meloni annunciò la sua gravidanza dal palco di un comizio, ha lasciato il compagno con un post sui social, pubblica foto con figlia, sorella, mamma e nonna, a Pasqua, a Natale, alla Festa della Mamma e a quella dei Nonni ma dice che c’è troppa morbosità sulla sua vita privata…:Elio Vito

Giorgia Meloni, la vita privata e l’attenzione morbosa

Dopo millenni di patriarcato, è oggi pratica woke credere alla donna. Se si sente molestata, se vede atteggiamenti morbosi nei suoi confronti, se denuncia la presenza di stalker. I cultori del politicamente corretto, anche gender, solidarizzano con lei. Non importa se lei ha posato per servizi fotografici con un fidanzato pettoruto e in bretelle, se ha annunciato di essere incinta sul palco del Family Day, se ha postato continue foto con la sua bimba pixelata, a volte con l’albero di Natale. Se si è esibita con famiglia sulla copertina di Chi. Se ha lasciato il fidanzato gaglioffo su Instagram, e pure quella volta la parte woke della Nazione era con lei. Non importa e non le si dirà «te la sei cercata» come a una squinzia che girava in minigonna. Insomma, d’istinto, viene da simpatizzare per Giorgia Meloni.

Giorgia e i morbosi

Meloni, come capita, pensava di farcela. Di poter mostrare qualcosa di sé per autopromuoversi, è il suo mestiere. E di poter tirare giù la saracinesca quando non serviva più. Ma non va così, ci riescono solo Vladimir Putin e altri autocrati, non sempre. E però quando una è stressata non ci pensa. Se poi si trova in un ambiente in cui si sente a casa propria, per esempio un programma Rai, si sfoga. E non è giusto che venga attaccata.

Certo, c’è la curiosità – morbosa davvero – che il pubblico ha per le persone pubbliche. E poche persone sono pubbliche come un premier (sarebbe una premier, ma è avanti e rivendica la scelta dell’identità di genere a prescindere dal sesso alla nascita). E a Meloni è toccato in sorte un compagno gaglioffo, dopo un defunto, estraniato padre gaglioffissimo anche nel penale; madre autrice di romanzi rosa, un cognato onnipresente e bohémien (Francesco Lollobrigida ha appena difeso il loro voler vietare la cannabis light perché «se te devi fa’ na canna fattela bene», facendo così sospettare un senso di impunità della nuova élite di destra, e provocando al solito nuovo interesse per il clan).

Così, Meloni ha detto, ospite di Agorà su Rai3: «Percepisco un po’ di morbosità sulla mia vita privata, ed è una cosa che non ti aiuta, perché chiunque ha bisogno di avere una dimensione privata. Io ho scelto di fare politica, se avessi voluto partecipare al Grande fratello avrei partecipato al Grande fratello. Non so perché, ma mi si sta togliendo qualsiasi dimensione di normalità». Giusto. Peccato che nella politica italiana contemporanea si trovino parecchi elementi dei reality show, o perlomeno della vita condivisa sui social; e che a introdurli siano stati i leader più giovani e dinamici, Meloni, Matteo Salvini, a suo tempo Matteo Renzi, ma pure Danilo Toninelli. I primi due, per anni, per dire, hanno postato foto continue dei loro amori.

Le fidanzate/i
È l’argomento che va di più, ovvio, anche più dei bambini di cui sanamente oscurano la faccia. Meloni si è espressa, l’ha fatto anche bene, con qualche tocco da maestra (i fans segnalano delle foto presunte rubate pochi minuti dopo il post con cui lasciava Andrea Giambruno, lei che arriva dalla parrucchiera, la parrucchiera che la aspetta fuori e la abbraccia, una scena toccante e pop). Salvini si esprime insieme alle fidanzate, e a volte le fidanzate fanno di testa loro: capitò con la conduttrice sempre Rai Elisa Isoardi, twittò una foto in cui Salvini dormiva seminudo e lei faceva un selfie, non si è mai capito perché. Ma da quando c’è Francesca Verdini, fiorentina di mamma nobile e familiari specchiati, tutto questo non c’è più.

E al netto degli eccessi di qualche ex, Salvini non ha mai raggiunto la popolarità gossippara di certe icone della Prima Repubblica, e della Seconda e della Terza. Insomma di Pierferdinando Casini, nato nella Dc, uno che crede così tanto nella famiglia da crearne continuamente di nuove. L’ultima o penultima l’aveva esibita ai tempi nel bunga bunga, lui, la moglie Azzurra Caltagirone e i due bimbi, su un prato con dei cuccioli di Labrador retriever e lo slogan «noi, invece, crediamo in certi valori». Ma aveva avuto più successo nel 1995, quando un paparazzo colse un suo nudo frontale in barca, un rotocalco lo pubblicò, e fu l’inizio di un’estate serena. Anche lui era preoccupato della morbosità perché non era solo, poi pazienza.

I baci
Di Maio ha il problema opposto. L’ex capo politico dei Cinque stelle ed ex vicepremier si dedica da anni all’ostensione delle fidanzate, si è fatto pure fotografare con pezzi di lingua fuori. Più discreto ma di poco Giuseppe Conte, con la bella compagna Olivia Paladino.

Elly Schlein è più saggia nel gestire la vita privata che nel decidere le liste elettorali. Si è fatta vedere con la fidanzata Paola Belloni solo accidentalmente, senza baci o fotoservizi, così ogni tanto dicono che si sono lasciate. La sinistra più anziana sta attenta per via di Achille Occhetto. Nell’estate 1989 si fece fotografare mentre si baciava con la moglie, la senatrice Aureliana Alberici, nella loro casa di Capalbio. Tutti lo presero in giro. Pochi mesi dopo cadde il muro di Berlino e lui cambiò nome al Pci e viene ricordato anche per quello.

Figli, nipoti e vacanze
Ma più che di Occhetto, negli anni Ottanta si parlava di Bettino Craxi e dei suoi: erano festaioli e affamati, diciamo, di vita. I giornali parlavano delle fidanzate extraconiugali craxiane con giri di parole ma si capiva; lui provò a rifarsi un’immagine da patriarca con una copertina del Venerdì di Repubblica intitolata «Nonno Craxi», ma la ricordano in pochi. Oggi è diverso, i politici vitaioli fanno casino, non esibiscono nipoti ma morosi pittoreschi: Daniela Santanchè ne ha uno di nome Dimitri che rivendica parentele Asburgo e fa investimenti immobiliari con la moglie di Ignazio La Russa (della vita privata del figlio Leonardo Apache si occupa la magistratura, i media sono molto discreti). E nessuno, di certo non la premier e neanche il cognato, raggiunge le vette di Silvio Berlusconi. Le sue avventure venivano seguite con morbosità perché c’era di che. E poi, comunque la si pensi, lui sì, se l’era cercata.

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