Grasso: “Salvini ha bluffato perché è disperato, ora si deve dimettere”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Pietro Grasso

Salvini ha bluffato, ma ormai le carte sono sul tavolo: è disperato, e la sua proposta di ieri lo dimostra. In ogni caso continua a pensare di poter piegare le regole a suo piacimento, come se avesse quei “pieni poteri” che sogna (e che non avrà, mai); l’altra ipotesi è che abbia giurato da Ministro sulla Costituzione senza averla mai letta.

Ieri in Senato ha proposto una cosa ridicola: tagliare i parlamentari e andare subito al voto. Ma cosa significa subito? Ad ottobre? Ammesso che vada così, voteremmo ancora per 945 parlamentari, come ora. E perché? Perché esiste la Costituzione, che, evidentemente, dà molto fastidio al leader della Lega.

Se venisse approvata in quarta lettura (l’ultima del Parlamento) la legge costituzionale di taglio dei parlamentari non sarebbe immediatamente applicabile. In assenza di una approvazione in Parlamento con una grande maggioranza (e la terza lettura in Senato è stata al di sotto della soglia necessaria dei due terzi) si deve infatti consentire ai cittadini di poter eventualmente raccogliere le firme e proporre il Referendum. E l’articolo 138 della Costituzione fissa questo tempo in 3 mesi. L’ennesima bufala insomma, l’ennesima pretesa di calpestare le regole democratiche della Repubblica.

E’ evidente che quando provi un blitz o una guerra lampo e questa fallisce, sei destinato a perdere.
E Salvini perderà.

Nel frattempo, però, non ha ancora ritirato i ministri e non ha dato le sue dimissioni. Con quale dignità continuano a occupare quei ministeri in nome di un Governo in cui non ripongono più fiducia?
Se solo avesse un centesimo del coraggio che dice, lo farebbe al più presto.

Sarà un bene per il Paese: mentre lui continua a girare per le spiagge qualcuno si occuperà al meglio della sicurezza dei cittadini.

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1 commento

Giuseppe Guastella 14 Agosto 2019 - 20:11

A parte le schermaglie tattico-politiche ,opposte fra Renzi e Zingaretti ( uno oppositore viscerale al di lá della minima cognizione a cui avrebbe portato l´italia e l´altro che si é contenuto per non fare esplodere la polveriera che ha gli ha lasciato (il primo ) in parlamento e non prestarla gratis ai disastrati, a parte tutto il contesto complesso in tutti gli aspetti , Chi non ha ancora capito quale schema maniacale stava per mettere in atto la destra revanscista ,dovrebbe cambiare mestiere . A parte Renzi che senza affidarsi neanche ad una Madonna vera trova sempre il modo di salvarsi con il personale piano B che lo segue come un´ombra . La risorsa ultima dei predestinati. LO SCHEMA MANIACALE avrebbe portato in un colpo solo a raggiungere, e andare oltre ,il Sogno in Grande del cavaliere della seconda Repubblica. La terza Repubblica fecondata in Saló e partorita in Salvini : Padania,Nuova Costituzione, presidenzialismo,elezione diretta,una camera, pochi deputati ,designati ma garantiti , fuori dall´Euro,fuori dall´Europa, e come il nuovo Nerone Matteo bacia e s´attacca alla lira. In sintesi i due tentativi affossati dai referendum .

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