Il terremoto si abbatte sull’Irpinia: quarant’anni di vergogna

per Gabriella
Autore originale del testo: Franco Cardini
Fonte: Minima cardiniana

QUARANT’ANNI DI VERGOGNA
23 novembre 1980: anno bisestile. Il terremoto si abbatte sull’Irpinia. Il quotidiano di Napoli esce con un titolo da antologia, purtroppo trasformatosi nel tempo in un titolo di macabra ironia. “Fate presto”. Quarant’anni dopo, come si dice nel linguaggio grandguignolesco dei giornali, “le ferite non sono ancora rimarginate”.
Quarant’anni, e ancora non siamo riusciti a venirne fuori.
E allora, tre quesiti urgenti.
Primo. Quanto ci misero, durante il Triste Ventennio, a tirar su Littoria, Sabaudia, Pontinia, Carbonia, Corridonia eccetera?
Secondo. Quanto tempo occorse, al tempo del Deprecato Regno di Sicilia, per fare della città di Noto rasa a zero da un terremoto uno dei gioielli barocchi del Mediterraneo?
Alla luce di quanto sopra, possiamo azzardare una classifica di funzionalità e civiltà tra il Deprecato Regno di Sicilia, il Triste Ventennio e la Nostra Gloriosa Repubblica Democratica Fondata sul Lavoro?

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