Autore originale del testo: Alfredo di Vona
Le ginestre
s’arrampicano
sulla collina
tra gli ulivi
e fanno di giallo
un ampio
spazio di terra.
Sono fiorite
e brillano di luce
all’alba
e gli Ernici,
chiazzati ancor
di violetto,
segnano i confini
di un cielo
tinto di rosa.
Vado cercando
i nostri respiri
nella brezza
che sa di profumi:
il tempo è avaro
e le nostre ombre
si sono fatte d’aria
e giostrano confuse
con la memoria.
Cos’è rimasto di noi?
Un perdersi lento
nel continuo fluire
lontani
dalla nostra dimora.