Licenziate i politologi e gli editorialisti

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fausto Anderlini
Fonte: facebook

di Fausto Anderlini – 13 giugno 2016

Prima del voto a Bologna sui quotidiani imperversavano politologi ed editorialisti che profetavano la vittoria di Merola al primo turno a portata di mano. Fuori dalla realtà come e più del PD . Licenziateli o almeno facciano un anno sabbatico nei quartieri periferici .
L’arroganza del PD autosufficiente, incapace di alleanze, distruttore dei suoi alleati possibili. La tracotanza di Renzi e della Boschi che andrebbero imbavagliati per questa settimana prima dei ballottaggi se si vuole che il centrosinistra vinca da qualche parte.
Lo sfaldarsi del blocco sociale del centrosinistra di fronte alla crisi, ai provvedimenti del Governo e la sua umiliazione politica da parte di Renzi. Su questo il sociologo Fausto Anderlini sulla sua pagina ha scritto analisi interessanti.
Le coop fallite per colpa di una visione superata delle grandi opere invece che puntare sul recupero, sulle energie rinnovabili,sul restauro. Vertenze alla coop e all’unipol. Sindacati autonomi nella sanità . E questi avrebbero continuato a votare PD?
Poi non c’è più una visione politica del centrosinistra (e nemmeno della sinistra). Solo versioni diverse di un populismo d’accatto.
Il mitico Tsipras in Grecia, di cui nessuno parla più, ha sottoposto i greci a lacrime e sangue ma evidentemente ha comunicato un senso sostenibile anche a questa cura da cavallo.
Qui a seconda dei giorni si da’ la colpa ai politici, ai pensionati, agli insegnanti, ai dipendenti pubblici, ai sindacati. E dall’altra parte agli immigrati, agli zingari, agli stranieri, all’Europa .
Una politica totalmente paranoica che gareggia nel fornire Capri espiatori ma non ha un racconto credibile della realtà e non offre vere vie d’uscita. Solo riti cruenti sui media.
Che la lega fosse un competitore vero si poteva capire anche senza essere politologi o editorialisti. A Faenza, alle ultime comunali, il candidato Sindaco del centrosinistra al suo secondo mandato ha vinto al ballottaggio per 500 voti contro un anonimo leghista. Un candidato democristiano quello del centrosinistra. Del mondo cooperativo bianco.
Quindi il risultato del ballottaggio a Bologna e a Ravenna contro la Lega non è scontato.
A Bologna il PD ha dato un interessante segnale di vita proponendo l’apparentamento ai Verdi. Dopo una trattativa si è trovato un accordo programmatico. Un piccolo segnale di inversione di tendenza che potrebbe fare la differenza.
Vale la pena provarci. E se anche solo si potesse piantare un albero in più grazie a questo accordo , avremmo fatto di più delle chiacchere vane di una eterna sinistra in crisi permanente, sterile di realizzazioni positive. Quindi votare centrosinistra e Merola con convinzione.

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