Ma lo Spread a noi nell’immediato cosa comporta?

per Vecchia Talpa
Autore originale del testo: Vecchia Talpa
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Tutti a gioire per il calo dello Spread. Quasi 100 punti da un mese a questa parte, dai 240 di quel giorno della mozione di sfiducia di Salvini al governo Conte ai 140 di questi giorni.
Ma in realtà questo calo dello Spread è un bene o un male per i lavoratori dipendenti, per la gente “comune” Si deve gioire o preoccuparci?
Sicuramente quando aumenta lo Spread è una disgrazia, aumentano gli interessi per il debito pubblico, nessuno compra più titoli di stato e dunque gli interessi aumentano e aumenta il debito pubblico che dobbiamo pagare (per chi paga le tasse e servizi) di più con meno servizi al cittadini.

Ma quando scende dunque è a nostro vantaggio?
Si, ma non precisamente.
Il risanamento del debito pubblico comunque è un must per qualsiasi governo in carica e dunque rastrellare risorse tra tagli al welfare e aumenti delle tasse rimane costante.
Ma c’è chi può gioire.
Le banche sono piene di Titoli di Stato sopratutto grazie al QE che invogliava le banche ad acquistare Titoli.
E infatti le Banche ne hanno acquistate e ne acquistano a valanghe. Secondo i dati di Moody’s i titoli nazionali nei loro bilanci sono pari al 10,7% degli attivi totali, contro il 7,6% delle spagnole, il 2% delle tedesche, e l’1,8% delle francesi.
La maggior parte dei BTp è tenuta dalle banche nella parte del bilancio dove si mettono i titoli disponibili per la vendita (HTCS in sigla contabile). Queste non creano perdite o utili per la loro volatilità, ma impatta sul capitale di prima qualità. Cioè il Cet1.
Quando lo Spread aumenta il valore di quei titoli scende e dunque le Banche sono in sofferenza perchè vedono il loro Capitale deprezzarsi. Ma quando lo Spread scende, come adesso, il valore nominale dei Titoli in possesso aumenta e dunque equivale ad una ricapitalizzazione, il Sole ha calcolato che questa discesa di 100 punti di Spread ha significato un controvalore di circa 2,4 miliardi.

Ma per il salario, tariffe, prezzi per il lavoratore e cittadino medio cambia pochissimo. Ma l’oscillazione dello Spread ce lo sbattano in faccia ogni ora del giorno, ma mai ci dicono delle oscillazioni, che so, del prezzo del diesel o della benzina. E questo si che incide sul salario e stipendio!

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