Fonte: La Stampa
Massimo Cacciari: Ora l’Europa è al bivio tra Stati Uniti e Cina – Trump ha chiarito che gli Stati Uniti non possono più svolgere il ruolo di potenza egemone. Per il Vecchio continente serve il rilancio dell’unità politica per una risposta comune
La «guerra dei dazi» è l’ultimo segnale di una crisi degli equilibri internazionali sempre più vicina al punto di rottura. Una globalizzazione tecnico-economica in assenza di ogni guida politica non poteva portare che a questa situazione. Che mercato e libero scambio potessero da soli produrre benessere e pace faceva parte dell’armamentario ideologico liberista al quale si sono arrese dalla fine della guerra fredda tutte le «sinistre» del mondo. Peggio: quella ideologia presupponeva tacitamente che di fatto esistesse una sola guida del processo di globalizzazione, e che questa fossero gli Stati Uniti. La loro egemonia in tutti i fattori strategici, dal primato scientifico-tecnologico alla schiacciante superiorità militare, sembrava non essere in discussione. In questo quadro l’Europa era chiamata a un ruolo certo importante, ma sussidiario, né doveva indebolirne le fondamenta con azzardate aperture a Oriente.
Come dovrebbe configurarsi una tale reazione? Ripensando in termini autenticamente federali l’assetto delle alleanze che formano l’Occidente. L’epoca dell’indiscussa egemonia è finita, per dichiarazione dello stesso soggetto egemone. Ogni fattore del sistema delle alleanze deve perciò assumere il proprio ruolo e saperlo svolgere autonomamente. L’Europa ha interessi vitali a rappresentare il punto di mediazione tra Occidente, Oriente, Mediterraneo e Africa. Interessi vitali a porre termine a guerre civili al proprio interno e a conflitti armati ovunque si manifestino. Un’unità d’azione per fronteggiare l’attacco sui dazi che non si fondi su questa visione strategica varrà meno di un’aspirina. C’entra l’Unione per la Difesa in tutto questo? Certo che sì. Come potrebbe realisticamente concepirsi un’unità politica senza difesa comune? Ma ciò è esattamente l’opposto delle attuali grida al riarmo! Ciò significa bilancio comune per la difesa, programma di armamenti congiunto. Ciò comporta la decisione di farla finita con forze armate nazionali. Un esercito e un comando europei. Riarmarsi prima che questa strategia sia definita è come indebitarsi per l’automobile senza saper guidare. L’unico effetto sarà il riarmo tedesco a carico di tutti (sperando almeno che l’AfD, continuando così la politica europea, non giunga prima o poi a vincere).