Fonte: Lucia Del Grosso
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di Lucia Del Grosso – 6 febbraio 2016
VENGO ANCH’IO NO TU NO
Registro quanto segue:
nello stesso contesto delle dichiarazioni in cui adombra un pensiero remoto di scissione Bersani esprime il suo appoggio a Morassut, candidato alle primarie di Roma. Morassut gli risponde prontamente di lasciare perdere, cioè che del suo sostegno preferisce farne a meno.
E meno male che questo è il candidato della sinistra!
Ora, siccome l’apporto di voti per un candidato dovrebbe essere benedetto, cosa se ne deve arguire? Che Morassut è stato più svelto di Bersani nel capire che ormai il PD si rivolge ad un altro elettorato e che se è quello il bacino dove si intende di andare a pescare, l’appoggio di Bersani toglie più voti di quanti ne porti. E nel PD c’è ancora gente che pensa che con Renzi si vince perché prende voti a sinistra, ma attrae anche elettori del centrodestra. Ecco, Morassut vi sta dimostrando esattamente il contrario.
In altri termini non è che il PD sta migrando verso i territori della destra per occupare il vuoto lasciato da Berlusconi, come sospetta Bersani (Ancora! Ha bisogno di altre prove). La migrazione è già avvenuta. A tal punto che a Roma la disputa su chi sarà il candidato del PD è tra avversari di Bersani (o di quello che rappresenta) e chi se ne tiene lontano.
E ancora infuria la polemica sulle new entry nel PD, ossia cuffariani ed esponenti del centrodestra in genere. Scusa, Bersani, ma chi dovrebbe entrare nel PD, se da quelle parti si fanno politiche di destra per farsi votare dalla destra, e i voti bersaniani devono affluire in incognita?
Non sarebbe ora che coloro che sono rimasti nel PD perché-c’è-Bersani iniziassero a prendere atto che invece il loro riferimento non c’è più, dato che i suoi voti, a quanto pare, puzzano? Non sarebbe ora di maturare il convincimento che ormai non è più una questione solo politica, ma di dignità? E non sarebbe ora che Bersani la smettesse di fare la foglia di fico che copre le vergogne, dato che la sua ditta ha deciso di esporle alla luce del sole?
Ma poi, c’è una ragione di questo abbarbicamento di chi ha ancora un cuore di sinistra al tronco ormai secco e marcio del PD? Evidentemente sì, ma è un malinteso. E’ la bizzarra convinzione che la società si sia irrimediabilmente berlusconizzata e/o renzianizzata, per cui se il PD è il male, fuori del PD c’è il peggio. E allora bisogna combattere Renzi, ma senza troppi strappi e soprattutto da dentro il PD, altrimenti si apre la strada a Grillo e a Salvini. Dopo il PD il diluvio!?!?! Ma una volta tanto, invece di copiare dai paesi anglosassoni solo la paccottiglia della società dello spettacolo, non potremmo importare da quel mondo anche un po’ di pionierismo? Chi l’avrebbe mai detto che in una società così impregnata di liberismo come quella anglosassone fosse latente un germe socialista? Eppure Corbyn e Sanders non hanno avuto paura di risvegliarlo. Da noi invece, con la scusa del ventennio berlusconiano, è imperante la superstizione che il PD sia la frontiera più avanzata della sinistra, oltre non si può osare, ci sono i leoni.
P.S.: non credo che a Fassina facciano schifo i voti della sinistra PD. Pensateci.
2 commenti
Morassut non ha rifiutato il consenso di Bersani. Vi invito a correggere o cancellare questo post fondato su una tesi di partenza falsa. Ecco il link video con la dichiarazione di Morassut: http://video.repubblica.it/dossier/amministrative-2016-elezioni-roma-milano-bologna-torino-napoli/primarie-roma-morassut-ringrazio-bersani-ma-io-sono-per-innovazione-sinistra/227474/226765?ref=HRBV-1
Ho visto il video con la dichiarazione di Morassut e nella sostanza – a mio modesto parere, conferma il contenuto del post scritto da Lucia Del Grosso, al di là delle parole di apprezzamento sulla persona Bersani, Morassut rifiuta in nome dell’innovazione l’appoggio di correnti costituite. Comunque inserisco il tuo commento con il video nel corpo dell’articolo, in modo che ognuno possa farsi un’opinione.