Pagine nere, pagine bianche

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

di Luigi Altea, 31 dicembre 2018

L’ho fatto per tanti anni, non lo farò mai più!

Non proietterò sul nuovo anno i miei desideri, o i fantasmi delle mie aspirazioni.

 Non cederò al fascino del virtuale, delle apparenze, delle illusioni che popolano la mia fantasia…

Accoglierò il nuovo anno soltanto con un po’ di tenerezza, che è l’ innamoramento mite della realtà, con le sue pagine bianche, con le sue pagine nere.

L’augurio che faccio a me stesso è di riuscire a vivere il nuovo anno con occhi limpidi, orecchie attente, e un cuore spazioso…

Per non voltare lo sguardo dall’altra parte, per non nascondere la testa sotto la sabbia.

E riuscire ad ascoltare il lamento dei poveri e dei reietti della terra.

I gemiti delle persone impaurite, cacciate, minacciate.

Il grido degli uomini e delle donne che in questo momento vagano nelle foreste dell’Africa, arrancano nei deserti della Libia e della Siria, si agitano su un barcone verso Lampedusa, o annaspano tra i flutti neri, ricacciati in mare dalle coste dell’Occidente opulento e sazio.

Anche nel nuovo anno celebreremo le “giornate della memoria”, per non dimenticare i buchi neri della Storia.

Ma i buchi neri sono anche oggi…

Sono i muri, i vergognosi fili spinati, i respingimenti, gli affogati.

Sono le persone senza lavoro, gli ammalati senza cure, i bambini violati, le donne uccise, i diritti negati.

Sono il pianeta inquinato e degradato.

 Sono comportamenti disumani, camuffati da ragionevolezza, e penosamente giustificati dalla ragion di Stato.

L’augurio che mi faccio e che, se permettete, faccio a tutte e a tutti voi, è di conservare la speranza…

La speranza che è la passione per il possibile…

La speranza che è immaginare un’alternativa…

La speranza che è creare spazi di resistenza…

La speranza che è il filo per rattoppare il tessuto incessantemente lacerato del mondo…

La speranza che è una pagina bianca dalla quale ricominciare…

Per dire, con ostinata tenerezza: NO, tu quel bambino non lo butti in mare!

Buon anno e buonissime speranze, carissime amiche e carissimi amici!

 

 

 

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