di Alfredo Morganti – 23 febbraio 2019
Le primarie sono già un problema molto grosso. Ancor più se le si associa al #PD, a sua volta un problema molto grosso piuttosto che la soluzione di alcunché. Il risultato alla fine è drammatico. Il discorso in chat di #Richetti, praticamente un comizio in mondovisione, è solo la ciliegina finale posta in vetta a un torta inacidita. L’impressione è che gli scappati di casa siano loro, non quelli che se ne sono andati per conservare intatta la propria dignità. La formula chimica fine de mondo è stato associare il male delle #primarie al male dei #social o delle #chat.
Si è trattato del colpo definitivo, della testimonianza conclusiva, dell’avvertimento apocalittico finale e del cartello che dice: non oltrepassare, pericolo estremo. Il re è nudo, lo si sappia. Per quanto ancora il PD potrà resistere a questi marosi? Non sarebbe meglio mettere un punto, cancellare i confini, riaprire le frontiere, avviare tutt’altra cosa, totalmente emendata da quella esperienza?
Basta con le vocazioni maggioritarie, il Capo, le primarie, i premi maggioritari, il DNA, i bonus, la rottamazione, le distintermediazioni, il napalm, il lanciafiamme, le asfaltature, i gufi, i professoroni, i rosiconi, i gazebo, i gigli magici, i caminetti, le stufe a pellet, l’enews, le chat in mondovisione, Matteo di qua e Matteo di là. Basta! Nun se ne po’ più. La strada oggi è ostruita da un macigno. Si tolga di mezzo, che magari ricominciamo.