Qualche amara ed un po’ velenosa considerazione sull’intervento di Asor Rosa

per Gian Franco Ferraris

di Franco Bortolomei su facebook

Cari Compagni,
colgo l’occasione dell’ultimo lavoro di Asor Rosa per fare qualche amara ed un po’ velenosa considerazione .

Ogni tanto uno degli , ex celebrati , intellettuali della sinistra di un tempo ( nel caso di Asor Rosa la sua famosa teoria delle due societa’ e del ’77) , ormai nel dimenticatoio , si ridestano convinti di avere le chiavi della rinascita della sinistra italiana, ritendendo di avere in se’ una sorta di pietra filosofale che li illumina .

Questo non vale ovviamente solo per Asor Rosa , per esempio nel suo piccolo vale per Mineo ( quello di Praxis degli anni ’70) che fa’ l’eroe del dissenso a Renzi , vale per Viale che sferza chi si incazza sul ripensamento della Spinelli, vale per Rodota’ che Grillo ha fatto uscire dalla tomba politica dove giaceva ed ora passa il tempo a fargli le lezioncine , vale per Veltri ,che ora rifa’ il Socialista, anticraxiano s’intende , dopo aver fatto il giustizialista per tutta la seconda repubblica , quando Craxi e’ morto da 15 anni ed il craxismo e’ ormai lo scheletro di un antico dinosauro politico e di cose dopo di lui ne sono successe di ben peggiori , vale per Cremaschi che sotto la sua gestione ha portato la Fiom sull’orlo della distruzione politica , vale per Costanzo Preve che prosegue senza timore nella sua inintelligibilita’ , vale per Giulietto Chiesa che spaccia per rivelazioni clamorose e sensazionali cose conosciutissime , tipo le congiure della finanza ebraica mondiale quando in Italia la sinistra e’ in mano a De Benedetti e ” La Repubblica ” da vent’anni , vale per Ruffolo che ha fatto finta per vent’anni di non vedere che Prodi era funzionale, quasi come Blair , e molto molto piu’ del povero Cuccia , che alla prova dei fatti era una sorta di ” Statalista ” post -litteram , ai processi di privatizzazione ed al consolidamento dei processi di finanziarizzazione dell’economia .
Vale per i Professorini di ” ALBA ” , che fano finta di non vedere il senso reale di un processo economico che va avanti nel mondo non dal 2010 ma dalla fine del Keynesismo alla fine degli anni ’70 , ed hanno cominciato a parlare, “ridestati e rigenerati nella loro alternativita” solo alla fine del ciclo nel 2012 ,quando la crisi finanziaria mondiale ha convinto tutti che quelle sulla ” Fine della Storia ” erano solo scemenze .
Vale , in realta’ , purtroppo , per tanti , tanti , altri .

Tra un po’ forse varra ‘ addirittura anche per quello “scienziato “di Bertinotti , e per quelli di Rifondazione che hanno fatto i ministri nel governo Prodi , o per Barca, uomo dal grande pedigree familiare, che addirittura il ministro lo ha fatto nel governo Monti, …….. ………………………………………… e cosi potrei continuare per decine o centinaia di altri.

Nessuno contesta le loro capacita’ , meriti , e sopratutto onesta civica e morale ( non proprio di tutti pero’, diciamo dei piu’ ) , vedo pero’ che da parte di tutti loro , tutti accecati dall’idea che ucciso Craxi la sinistra italiana sarebbe stata nelle condizioni di costruire una egemonia nel paese attorno ad una politica vera di sinistra ,non sento mai uno straccetto di autocritica , come se tutte le loro storie politiche non fossero segnate da una sconfitta generale , e da una responsabilita’ di fondo , sia pur minore di quelle piu’ recenti e gravi del gruppo dirigente proveniente dalla FGCI degli anni ‘ 70 , sullo sviluppo di una sinistra che e’ poi divenuta di governo solo caricandosi addosso responsabilita’ complessive gigantesche sulla nascita e lo sviluppo della II repubblica , considerata anche da loro , con la sola eccezione di Cossutta , come una svolta a sinistra rispetto agli equilibri nei rapporti tra le classi consolidati all’interno del quadro del vecchio
centro-sinistra ( quello vero per intenderci ) della I repubblica .

La cosa grave e’ che nessuno di questo fior di intellettuali , allora accecato dall’euforia , ha valutato seriamente , pur esistendo segnali nettissimi fin dal ’93- ’94 , la svolta a destra che stava consolidandosi nei rapporti economici e sociali all’ombra di quel cambio di assetto politico complessivo del paese, e la trasformazione della costituzione materiale del paese con l’inizio di quello svuotamento sostanziale della nostra carta costituzionale che oggi e’ solo agli atti finali.

Il bello , o forse l’indecente , e’ che poi molti di loro , si mettono a contare le bucce al compagno Landini , che con fatica cerca di tenere in vita una realta ‘ di classe , ed un apparato produttivo nazionale, cercando interlocutori attorno ad un possibile impegno su un progetto di politica industriale , anche a costo di caricarsi addosso i costi ed i prezzi che il tavolo di un possibile accordo finirebbe per implicare , facendo del suo potere di rappresentanza sociale un uso utile alla sinistra , aii lavoratori , ed al paese .

In realta’ il vero motivo per cui nonostante la loro miopia continuiamo ad ascoltarli con grandi aspettative ogni volta che aprono bocca, e’ che la miseria politica degli attuali gruppi dirigenti ufficiali della sinistra italiana e’ talmente insopportabile che ci porta ogni volta a cercare una via di fuga , sperando che dalle glorie sbiadite di un tempo ci possa venire un progetto per una partita disperata dell’oggi .

Forse questo spiega perche’ il vasto popolo di sinistra si va oggi spartendo tra Renzi e Grillo ………………. come diceva Hegel ” cio’ che e’ reale e’ razionale , e cio’ che e’ razionale e’ reale “.

Riflettiamoci un po’ sopra queste ” cattiverie “,e ripartiamo, naturalmente anche con il contributo di questi nostri cari ” sapienti ” , giacche’ non faccio di mestiere ne’ il prete ne’ il giudice ,……….ma………. cum grano salis .

Sulla diligenza dell’avvenire c’ e ‘ posto per tutti gli uomini di buona volonta’

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