‘Se sarò eletto, tratteremo con Putin’: Conversazione con Oleksij Arestovyč, politico, analista ed ex consigliere del capo dell’Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj.

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Orietta Moscatelli
Fonte: Limes

‘Se sarò eletto, tratteremo con Putin’

Conversazione con Oleksij Arestovyč, politico, analista ed ex consigliere del capo dell’Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj.

LIMESNel 2019 lei ha previsto l’invasione dell’Ucraina. La sua idea era che Mosca l’avrebbe distrutta, dato che la Nato non si sarebbe mai interessata a un «territorio devastato». La Russia ha raggiunto questo obiettivo? L’ingresso di Kiev nell’Alleanza Atlantica è realistico?

ARETOVYČ Mosca ha puntato a distruggere le risorse energetiche dell’Ucraina per mettere sotto pressione l’opinione pubblica. Non sappiamo quale sia il limite di sopportazione della popolazione. Di certo, questo limite verrà raggiunto se non riusciremo a proteggere e a ripristinare le reti energetiche. Ma è estremamente complesso farlo nelle attuali condizioni, se non irrealistico. Per la Nato questo non è un grande problema, ma il punto è che l’Alleanza non ha mai preso sul serio la prospettiva dell’ingresso dell’Ucraina. Aprire a una prospettiva è una cosa, tramutarla in realtà è un’altra.

LIMESQual è l’obiettivo della Russia?

ARETOVYČIl raggiungimento della pace sulla base dei suoi termini, le cui condizioni sono elencate nei documenti del vertice di Istanbul.

LIMESCome ripristinare e garantire l’esistenza di uno Stato ucraino sovrano dal punto di vista economico, demografico e militare?

ARETOVYČ Kiev deve rivoluzionare la sua politica interna ed estera. Internamente, deve abbandonare l’ottuso nazionalismo per abbracciare un progetto multiculturale in grado di mobilitare non un piccolo gruppo di attivisti e politici ma un’ampia fetta della popolazione. Lo Stato deve guardare al popolo e mettere al centro le persone. Per quanto riguarda la politica estera, bisogna creare un nuovo sistema di sicurezza collettiva in Europa orientale, prendendo sul serio gli interessi della Federazione Russa.

 

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LIMESSembra un programma elettorale. Ha intenzione di candidarsi e crede che a breve ci saranno le elezioni?

ARETOVYČ Sì, mi candiderò. A meno di eventi imprevedibili, credo che le elezioni si svolgeranno entro aprile dell’anno prossimo. E, come ha detto, i punti principali del mio programma sono quelli esposti in precedenza.

LIMESLei ha apertamente sostenuto la necessità di un negoziato tra Kiev e Mosca. Dunque è possibile dialogare con Putin? Lei lo farebbe?

ARETOVYČ Non solo è possibile, ma funzionerebbe. Putin vuole raggiungere obiettivi totalmente razionali, dunque è possibile fare dei compromessi altrettanto razionali.

LIMESL’Ucraina è più unita, in termini di identità nazionale, rispetto a prima della guerra? La questione russa – legata alla lingua, all’etnia e alla cultura – tornerà a farsi sentire a conflitto finito?

ARETOVYČ Durante la guerra la crisi d’identità dell’Ucraina è peggiorata. Un nuovo rapporto rilasciato dal ministero dell’Educazione mostra come sia in atto un lento ritorno all’uso del russo. Questo è il prezzo che si paga quando milioni di ucraini vengono obbligati a cambiare la loro identità sfruttando il trauma della guerra. E, quando tutto questo sarà finito, le conseguenze saranno chiare. È mia intenzione combattere ogni forma di coercizione che possa impedire a chiunque di identificarsi in ciò che vuole.

 

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LIMESCosa accadrà ai territori annessi da Mosca? Diventeranno parti della Federazione Russa o, come lei ha detto in passato, potranno essere restituiti? Se sì, come?

ARETOVYČ Le aree occupate diventeranno de facto territorio russo, ma ciò non verrà mai riconosciuto de iure. Potremmo forse recuperarle tra 15-20 anni, ovvero alla fine di questo ciclo geopolitico. Un accordo di pace con la Russia dovrebbe garantire agli abitanti di queste zone il diritto di uscirne liberamente e di tornare in Ucraina. Inoltre, dovrebbero essere negoziate anche questioni riguardanti la proprietà e i diritti legali.

LIMESPensa che nel breve termine sia possibile ristabilire il dialogo tra Russia e Occidente o ritiene che la frattura sia duratura? Kiev e Mosca potranno avere obiettivi comuni in futuro?

ARETOVYČ La Federazione Russa non ha mai interrotto il dialogo con gli Stati Uniti. Direi che ci troviamo in una nuova fase della guerra fredda. L’Ucraina è semplicemente un campo di battaglia. Si sta combattendo una guerra per procura a spese nostre. È per questo che il conflitto deve finire. Nel breve periodo non potremo avere interessi comuni con Mosca. Ma se verrà raggiunto un accordo di pace tenendo in considerazione gli interessi di entrambe le parti, allora sarà possibile ripristinare i legami economici e culturali.

(traduzione di Giuseppe De Ruvo)

 

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