Servitori dello Stato

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

di Luigi Altea – 9 marzo 2018

Sono troppo triste !

Il Partito Democratico ha ottenuto un successo molto superiore a quello che io, in cuor mio, gli avevo augurato.

Ha addirittura raggiunto un risultato a due cifre.

Il fatto che la prima delle due non sia il quattro, non sia il tre, e neppure il due, non attenua il mio sconforto.

Non sono deluso, invece, per il magro bottino di Liberi e Uguali.

Fino all’ultimo avevo conservato la speranza, senza tuttavia coltivare alcuna illusione.

LeU era soltanto una lista elettorale, costruita alla meglio e in poco tempo, per garantire una presenza della Sinistra nel nuovo Parlamento.

Il Partito nuovo della Sinistra, richiederà tempi più lunghi, altri metodi, altre donne e soprattutto altri uomini.

Finita la campagna elettorale, ora è di nuovo il tempo della lotta delle idee, nel reciproco rispetto, nella lealtà e soprattutto nella chiarezza.

Credo vada evitata l’illusoria tentazione di recuperare il sorriso…unendo le nostre lacrime a quelle del PD.

Il Partito Democratico non è la “casa madre” della Sinistra, ma la sua ultima disastrosa deriva.

La Sinistra è in crisi ovunque.

Resiste, benché non sempre vincente, dove continua a non vergognarsi di se stessa, delle sue parole, dei suoi colori, delle sue utopie.

Sanders e Corbyn ne sono l’esempio, e costituiscono la dimostrazione che la “questione generazionale” non è poi così determinante…

Fondamentale è invece la coerenza, il rapporto di congruità tra le idee, i programmi e i comportamenti. E quindi, tutto ciò che contribuisce a rendere credibili i partiti, le classi dirigenti, e le persone.

Criticare l’abolizione dell’IMU, per i poveri e per i ricchi, e allo stesso tempo proporre l’abolizione delle tasse universitarie, per i poveri e per i ricchi, non sembra molto coerente…

Criticare la brutalità con cui gli altri hanno formato le liste e poi riservare a se stesso un’infinita pluralità di candidature, può garantire una sicura elezione, ma non giova alla credibilità personale, e nuoce a quella dell’intera “comunità”…

Nico Stampo eletto, e Massimo D’Alema con Anna Falcone esclusi dal Parlamento, è uno scandalo, del quale il primo a vergognarsi dovrebbe essere proprio Nico Stumpo.

Che senso ha avuto, e quanto è stato utile presentare insistentemente il leader come “servitore dello Stato”?

Non lo sono anche i carabinieri, gli agenti di custodia, gli insegnanti, gli infermieri, con i loro modesti stipendi e le loro incerte pensioni?

L’abuso della retorica e dell’ipocrisia è sempre irritante, ma lo è ancora di più quando è praticato da chi si è dato come missione la realizzazione di una società liberata dalle disuguaglianze…

Ho visto il nostro “capitano”, nelle sue apparizioni televisive, presentarsi in camicia con doppio polsino e bottoni gemelli…

Non so, francamente, cosa abbia detto, e neppure se sia riuscito a dire finalmente qualcosa.

Ricordo solo che ho pensato all’irritazione che avranno provato, vedendolo, le persone in difficoltà…
E mi è venuto in mente un altro leader, col suo maglioncino, sempre lo stesso maglioncino…

Ora si ricomincia. C’è tutto il tempo per fare le cose per bene e senza fretta.

La Sinistra esiste. E’ momentaneamente posizionata altrove, ma esiste…

Era stufa di farsi fregare sempre dagli stessi…e ha voluto cambiare.

Bisognerà riscoprirla, bisognerà ritrovarla.

Dopo aver rimesso i penati nel loro trespolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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