Marigo Giandiego – 23 luglio 2014
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TEATRO GROTTESCO
C’è un che di vagamente comico, sicuramente grottesco in Napolitano che”garantisce a spada tratta” la democraticità di Renzi, citando una frase dell’Imperatore Farlocco, senza nominarlo. Una sintesi agghiacciante della degenerazione democratica di questo paese. Una “esposizione” derisoria e sfrontata dell’impotenza e del nullismo di una opposizione incapace … anche se pesante.
M5S blatera, urla e sputacchia e consulta i suoi 28.567 seguaci on line (chiamandola orizzontalità) come al solito, molto … troppo “solito”, ma non modifica alcunché e si limita ad assistere alla mortificazione del dettato costituzionale. Mentre il Gatto raccomanda la Volpe come tutore per minorenni. In tutto questo l’italiota si delizia della sua “costosissima” settimana di vacanze, per i più abbienti due, per gli impoveriti “mordi e fuggi”. Ignaro e ignavo, pronto al prossimo televoto, alla prossima ola … ancora convinto che qualcuno gli abbia regalato 80 euro. Consuma la sua “dose” quotidiana di manipolazione mentale, accende la scatola dei sogni oppure di lancia nella notte convinto d’essere trasgressivo e non si accorge di continuare a viaggiare nello stesso format che lo ha controllato sin qui. Amarezza? Pessimismo cosmico? Non è vero io credo che alla fine l’AreA di Progresso e Civiltà ce la farà ad affermarsi, ma da Settembre … dopo le vacanze … e qui un poco di autoironica amarezza ci può anche stare.Io scrivo, perché questo posso fare, povero ed un poco stranito, stanco e rotto. Affido alla parola scritta il compito di essermi bandiera, di affermare che esisto … che ci sono. Vorrei poter essere dovunque, ma l’eterno biglietto chilometrico Lodi-Milano –Roma con cadenza bisettimanale è davvero fuori dalla mia portata. Per questo scrivo, sperando mi leggiate, sperando di servire anch’io a qualche cosa. Non sono pessimista quindi … io spero, ma vedere … la moltitudine… farsi preda ignorante e stolta d’un canto, stonato , di sirena e dell’ipnosi d’un pessimo imbonitore mi fa soffrire e perdonatemi il disturbo.
(giandiego)