La terza ‘truffettina’ di Giorgia Meloni – aggiunge Travaglio – riguarda persone quasi decerebrate, credo, perché mi chiedo: che idea ha la Meloni dei suoi elettori se pensa che non siano in grado di scrivere per intero il suo nome e il suo cognome? Insomma, è una tripla truffa elettorale. Io mi auguro che gli elettori si ribellino sia alla truffa tripla della Meloni, sia a quelle singole di Schlein, di Calenda e di Tajani, perché vengono davvero trattati come dei baluba con l’anello al naso“.

Circa Matteo Renzi, infine, il direttore del Fatto chiosa: “Su di lui sospendo il giudizio perché, tra quelli che si sono candidati avendo il seggio sotto le terga, è stato l’unico a dire che lascerà il Parlamento in caso di sua elezione alle europee. Vedremo se sarà di parola, sarebbe la prima volta”.