Vecchio mulino

per Fabio Belli

Curva d’alveo segnato dall’acque

prosciugato, come le vuote menti

tranne un rigagnolo che vi serpeggia

eco lontano d’un fragor che tacque

Placide tra sassi, pozze stagnanti

specchiano il casolar che torreggia

ove l’idraulica ruota giacque

a mulinare le pale rotanti

Oggi un’immagine vaga vi aleggia

Fermento d’un’esistenza che piacque

agli all’epoca mansueti abitanti

dal buon cuore con l’indole selvaggia

.

Poesia e foto di Fabio Belli 19/4/21

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.