Il rivale di Pinocchio

per Gabriella
Autore originale del testo: Mariano Fasciolo

di Mariano Fasciolo

Mastro Geppetto era preoccupato, la sera si approssimava e suo figlio

non era ancora tornato.

In quel momento sentì bussare: era il Grillo Parlante.

Tutti i bambini della scuola sono stati rapiti!- disse, saltando qui e là.

Li ha presi l’Orco Mangiafuoco!-

Geppetto si precipitò a casa dell’orco e li trovò tutti in cantina, legati

come salami, ma grande fu la sorpresa nel vedere legato, accanto a

Pinocchio, anche il terribile Mangiafuoco.

– Ci sei cascato, vecchio babbeo!- esclamò il Grillo Parlante

– Ho rubato la bacchetta magica alla Fata Turchina e ora dovrai fare

quello che voglio, altrimenti vi trasformo tutti in asini!-

– Che cosa vuoi?- chiese il falegname, preoccupato.

– Desidero, anzi esigo che tu faccia un burattino di legno uguale a me,

così finalmente tutti parleranno della favola del Grillo Parlante e non

di quell’insulso bambino!-

– Ma tu sei la mia Buona Coscienza!- intervenne Pinocchio.

– Quale buona coscienza? Io voglio diventare famoso e perciò devo

essere cattivo, più cattivo che quel rammollito di Mangiafuoco!-

esclamò sprezzante l’animaletto.

– Papà, fa quello che vuole, purché non mi trasformi in un falchetto!-

– Non ho capito, figliolo, cosa vuoi dire?-

– Veramente è più divertente vederti con le orecchie d’asino…-

replicò l’animale.

– Soffro di vertigini.- Si lasciò sfuggire Pinocchio.

– Ah, sì? Allora ti accontento subito. –

E il Grillo Parlante fece un gesto circolare con la bacchetta magica.

Pinocchio sbatté vigorosamente le ali e in un lampo fu sopra al povero

insetto, che nemmeno si accorse di quanto si allungava il becco

mentre veniva inghiottito.

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