Luce

per Angelica

LUCE

Lascio filtrare appena,

dalla finestra schiusa

la luce morbida

su cui galleggia tremulo

in lontananza il mare.

Un muro soffocato dagli ulivi

ed un cipresso, un coltello nero,

lanciato minaccioso verso il cielo,

chiudono a nord

 lo sguardo alle montagne.

Entro nello spessore fisico

di questa luce intensa e trasparente:

un lago di lavanda

gli aghi del rosmarino

le braccia spaventate del siconio.

 

L’ultima pennellata è per un uomo

in fondo a un campo scuro

ignaro e rassegnato

pota in silenzio i rami secchi

ed io i miei pensieri.

Angelica Lubrano

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1 commento

Lina Maria Cristina Lombardo 7 Luglio 2014 - 13:07

Poesia dipinta a fresco. Sotto gli occhi sfilano parole rapide, intente a disegnare immagini che transitano tra una colorata oggettività e un simbolico appena accennato.

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