Ucraina, la Polonia scavalca le linee rosse

per Fabio Belli
Fonte: Casa del Sole TV

La fornitura di caccia alle forze armate ucraine sarebbe già avvenuta da parte della Polonia.

È quanto afferma il quotidiano polacco, Dziennik Gazeta Prawna, secondo cui già nella primavera del 2022, molti dei MiG-29 in dotazione all’esercito della Polonia sarebbero stati consegnati a Kiev nonostante il governo di Varsavia abbia ufficialmente negato. Secondo il quotidiano, i velivoli sarebbero stati inviati smontati e dichiarati come pezzi di ricambio.

La Polonia avrebbe dunque contravvenuto alle decisioni della NATO e di Washington che, nello stesso periodo del 2022, giudicava la fornitura dei jet un rischio per una possibile escalation, sebbene il Pentagono avesse dichiarato che anonimi alleati statunitensi avevano contribuito a rafforzare la flotta di aerei da combattimento dell’Ucraina donando “pezzi di ricambio” non specificati che sarebbero stati utilizzati per ripristinare molti degli aerei danneggiati di Kiev.

Le dichiarazioni del Pentagono e l’articolo del quotidiano polacco sembrerebbero dunque suggerire che quell’alleato avrebbe potuto essere la Polonia, che già nella primavera scorsa si era sbilanciata dichiarando di aver fornito all’Ucraina 7 miliardi di dollari in aiuti militari senza però citare i MiG-29. Varsavia sembra ancora una volta confermare di interpretare al meglio l’alleato cattivo di Washington contribuendo segretamente, attraverso la violazione delle cosiddette linee rosse, a creare una finestra di “Overton” per quanto riguarda gli scenari di guerra da far accettare all’opinione pubblica del vecchio mondo unipolare.

Non a caso il prossimo incontro a Ramstein, previsto per febbraio, verterà probabilmente sulla fornitura di aerei da combattimento, tanto che Andrey Sybiga, vice capo dell’Ufficio presidenziale ucraino, in un’intervista televisiva ha ribattezzato l’incontro come la “Ramstein dell’aviazione”. Secondo quanto riportato da Politico Europe, per gli stati baltici ciò costituirebbe “un passo naturale”, visto che vi sarebbe un dibattito già in corso.

Intanto la Lockheed Martin, il più grande appaltatore della difesa statunitense, si porta avanti come Varsavia, dichiarando un aumento di produzione di caccia F-16.

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