Crisanti lancia l’allarme: “Non ci sono le condizioni per riaprire”

per mafalda conti
Fonte: Globalist

Per il virologo “si presenterà un rischio legato all’elevato numero di casi positivi che ci sono ogni giorno. La priorità deve essere quella di mettere in sicurezza anziani e fragili”

Le riaperture concesse dal governo Draghi a partire da oggi, con ben 15 regioni in zona gialla, non convincono gli esperti.

Complici l’alto numero di contagi e di decessi, in molti ritengono che le decisioni siano state affrettate.

Andrea Crisanti è uno di questi e lancia un nuovo allarme: “Si presenterà un rischio legato all’elevato numero di casi positivi che ci sono ogni giorno. Non ci sono le condizioni per una apertura in sicurezza, come l’Inghilterra. Non sarà come a Londra”, commenta.

“Se apro tutto – domanda il professore ordinario di microbiologia dell’Università di Padova – come si pensa che la gente possa usare precauzioni”.

Non convince, secondo Crisanti, la classifica di chi vaccina di più in Italia: “Questa è una graduatoria – afferma – che risente di propaganda e retorica. E’ più importante seguire la percentuale di persone anziane e fragili vaccinate, elemento importante dal punto di vista della salute pubblica. La priorità deve essere quella di mettere in sicurezza anziani e fragili. Quanto alla scuola – aggiunge – non siamo ancora in grado di identificare, all’interno, un rischio o rischi specifici. Qualsiasi decisione è presa senza sufficienti informazioni scientifiche. Con la Dad si limitano i contagi a condizione che le scuole siano tutte chiuse. Se si lascia l’iniziativa libera alle persone è un altro discorso”.

Quanto al settore turistico in Puglia e all’invito di Emiliano ai pugliesi di trascorrere le vacanze nella regione, Crisanti afferma che “l’approccio turistico alla pandemia deve essere improntato con una politica nazionale. Di fronte alle aperture, è intollerabile che non ci siano regole rispetto agli arrivi in Italia, soprattutto da paesi da cui provengono variabili resistenti al vaccino. Non avere regole è da dilettanti. Se devono venire da noi turisti stranieri, tamponi prima e dopo, in alcuni casi anche quarantena. Chi proviene da stati dove è presente una particolarità particolarmente pericolosa dovrebbe attenersi alle disposizioni che l’Inghilterra ha stabilito per gli ingressi dall’India: 15 giorni di quarantena ‘vigilata’ in albergo, tampone preventivo, e poi nuovi test dopo due, otto e quattordici giorni”.

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