Autore originale del testo: Benedetta Piola Caselli
MADRE TERESA, LADY DI, NAVALNY E ASSANGE
Vi ricordate che il giorno in cui morì Madre Teresa, spentasi dopo una vita di servizio,
il mondo piangeva LadyD, schiantatasi col suo amante ubriaco dopo una sera di bagordi?
È un po’ la stessa cosa.
Oggi dovrebbe essere il giorno di Julian ASSANGE, ma non si fa che parlare di un personaggio equivoco funzionale ad un tentativo (abortito) di regime change e ad una psy-ops (riuscita).
Entro domani l’alta Corte britannica deciderà sulla la consistenza delle obiezioni all’estradizione verso gli Stati Uniti di un eroe vero; di uno che non si è potuto comprare e si è dunque dovuto eliminare.
Sono 12 anni che ASSANGE è privato della libertà per avere fatto il giornalista,
anzi : per avere fatto l’essere umano che si ribella ai crimini commessi dagli Stati e li denuncia.
Le stragi immotivate dei civili in Iraq.
Le torture contro i prigionieri a Guantanamo.
Le vere cause della guerra in Libia.
Sono fatti mai contestati, e per la cui divulgazione – che dovrebbe essere interesse mondiale – Assange ha perso tutto.
Assange , noi non ci scordiamo.
Assange, la tua storia è la vergogna del mondo occidentale.
Assange, nascerà con te la resistenza, e nel tuo nome.