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E abbiamo accontentato anche il Senatore Paragone. Aveva accennato ad un moto di ribellione contro Di Maio appoggiato dal Di Battista, ma sono rientrati entrambi. Paragone che non sa un piffero nè di banche, nè di inchieste avendo fatto il portaborse a Bossi nel suo giornale andato a fallimento, sanato con i soldi dello Stato, poi alla Rai in quota sempre Lega, allora Nord.
Poi la svolta e la scelta della poltrona targata 5S. Allora la Lega navigava in cattive acque.
Ora presiederà la Commissione d’inchiesta sulle Banche dopo che appena qualche mese fa è terminata un’altra inchiesta questa volta presieduta da Casini, il bonzo che cammina nelle file del PD, e vi saranno anche tre componenti che hanno partecipato alla vecchia Commissione.
La Commissione partirà dai documenti della vecchia Commissione, praticamente il nulla assoluto, per continuare nell’inchiesta sul vuoto assoluto.
Ma allora sorge spontanea la domanda, pleonastica. Ma allora a che serve una ennesima Commissione?
Al Governo per dire che vi sono indagini in corso sulle banche. Al presidente per ricevere emolumenti di oltre 1500 euro netti al mese e di oltre 1000 euro netti al mese per ogni componente la Commissione. Oltre all’enorme potere che ognuno dei componenti e il Presidente ha, specialmente per le Commissione sulle Banche , acquista. Potere e credito “a buon rendere”.
Paragone??… e abbiamo sistemato anche lui, lui e la sua famiglia!!!!
