DOMANDE SULL’ORIGINE DELL’ANIMA  

per Filoteo Nicolini

DOMANDE SULL’ORIGINE DELL’ANIMA

 

Francisco Redi (1626-1697) è stato un naturalista italiano del secolo XVII considerato un pericoloso eretico, perché sosteneva che gli insetti nascono per riproduzione, mentre era opinione comune pensare che essi si originassero dal fango e dal limo senza vita. Contrariando le teorie dell’epoca, Redi sostenne con grande anticipo che la vita ha origine dalla vita, cosa oggi accettata e riconosciuta. Il fatto è che i germi della vita sfuggivano all’osservazione, fino a quando L. Pasteur dimostrò la veridicità delle ipotesi di Redi.

Ci incontriamo mutatis mutandis in una situazione similare a quella vissuta dal Redi. Infatti, sosteniamo che l’anima ha origine e proviene dall’anima. Allo stesso modo in cui le scienze naturali affermarono dopo gli studi precursori del Redi che insetti, lombrichi e pesci non nascono dal fango e dal limo, ma da germi viventi, ci basiamo sugli stessi fondamenti del pensare per affermare che ogni anima ha origine nello spirito, nello stesso senso e con lo stesso significato che le scienze naturali affermano che ogni forma di vita si genera da un’altra vita.

Redi fu al punto di patire le condanne che erano cadute su Galilei e Giordano Bruno, che oggi consideriamo inumane ed esecrabili. Non credo di finire oggi sul rogo, perché è sufficiente     una alzata di spalle, una irrisione, l’invisibilità. Oggi c’è la credenza diffusa che l’anima si formi a causa di processi fisici e chimici che hanno origine nel cervello.

Nessuno più cercherà l’origine dei lombrichi nel fango privo di vita, nessuno oggi dubita della affermazione che la vita nasce della vita.

Ma nella psicologia non si sono fatti progressi, perché manca la chiarezza epistemologica. Chi vuole spiegare la forma di un lombrico deve studiare l’uovo del lombrico e dei suoi procreatori. Dove troviamo una simile chiarezza nella psicologia? Lo studio delle qualità spirituali dell’anima dovrebbe esigere la stessa obbiettività e la stessa metodologia. Si parla di psiche come parlerebbe il naturalista intorno alla vita se ne cercasse l’origine nel fango.  Al massimo, si concede che le qualità psichiche devono avere origine in qualcosa.

Ci si chiede:” Perché sono così diverse le anime di un gruppetto di bambini che sono cresciuti e si sono educati nelle stesse condizioni di vita? Certamente, è giustificato spiegare certe caratteristiche con l’ascendenza fisica e l’ereditarietà, ma ci risulta difficile aprire gli occhi per osservare le qualità superiori dell’anima e del vero essere spirituale della persona che ho davanti. Ci si limita a considerarle come un misterioso aumento, un grado più elevato delle caratteristiche inferiori. Un evento casuale, un quid misterioso.

 

Va ricordato che nei lombrichi sono presenti le stesse leggi della fisica e della chimica vigenti nel fango. Solo di un modo più complesso. Per spiegare l’origine della vita dobbiamo mantenerci nel regno della vita. Allo stesso modo, dobbiamo mantenerci nel dominio spirituale se vogliamo comprendere il manifestarsi dell’anima secondo la sua origine.

Se mi riferisco a una individualità come Goethe, per esempio, non esaurisco la mia ricerca se dico che egli appartiene al genere umano, allo stesso modo in cui so riconoscere il leone come un esemplare della specie leone. L’individuo umano è molto più che un esemplare del genere umano anche se condivide la genetica dei suoi ascendenti. Nessuno pretenderà spiegare la genialità di Goethe attraverso quanto ereditò della madre e del padre, così come spieghiamo la figura e la condotta del leone in base a quanto ha ereditato dai suoi genitori.

In tanti manca la capacità di riconoscere che ogni anima individuale proviene di una forma anteriore della sua esistenza.

 

Così come nella Natura inorganica non scompaiono gli elementi e le forze fisiche e chimiche ma solo cambiano di combinazione, allo stesso modo dobbiamo supporre che arriveremo a risultati simili rispetto alle forze spirituali, se seguiamo lo stesso metodo. L’anima umana, come entità di collegamento, ritorna nei nuovi corpi alla nascita, e così può vivere attraverso tutte le tappe della evoluzione dell’Umanità.

 

FILOTEO NICOLINI

Immagine: W. Turner, Approdo nella tempesta.

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