di Alfredo Somoza da facebook
Nigel Farage è un vecchio arnese della contestazione antieuropea, nostalgico della Gran Bretagna coloniale che dettava regola nel mondo e contrario a cedere il benché minimo spazio di sovranità. Ex conservatore radicale, basa la sua fortuna politica sul “no”. No all’Europa, no al welfare, no ai matrimoni gay (che secondo uno dei suoi sono la causa delle ““alluvioni in Inghilterra”), no all’immigrazione, no al sindacato, no, no no. Non si ricorda una sua proposta politica a Bruxelles che non sia il ripetere in ogni opportunità che l’Europa è il Titanic, che siamo sotto il potere del Quarto Reich, che affondiamo, ecc.
Ora pare avrà un nuovo alleato in Europa, che sta negoziando senza mandato, nè consultazione preventiva con i propri eletti e iscritti. Questa novella versione dell”uno vale uno, ma uno vale più degli altri” penso piacerà a Nigel, dopotutto non è un democratico neppure lui. Il suo armamentario potrà ora arricchirsi con gli studi sui cerchi nel grano e con le visioni di Gaia per il futuro dell’Europa. Conoscevamo i gruppi basati sulle “vecchie ideologie”, ma ora arrivano anche quelli fondati sul ridicolo