LA CREAZIONE DAL NULLA E LA LIBERA SCELTA

per Filoteo Nicolini
Autore originale del testo: FILOTEO NICOLINI

LA CREAZIONE DAL NULLA E LA LIBERA SCELTA

Ci si chiedeva: perché gli Esseri Benevolenti non sono intervenuti a scongiurare le tragedie che si abbattono sulla società su inermi vittime?

Perché Essi rispettano la libera scelta.

E’ trascorso il tempo in cui l’Umanità era condotta per mano, da quando il pensiero non era ancora individuale e proprio dell’uomo, ma stimolato da fuori dallo Spirito. Da quando l’anima diceva a sé stessa: “Sei tu stessa che pensi, il pensiero emana da te!” ma cominciò a rendersi conto che forse il suo pensare non avesse niente a che fare con ciò che era fuori di lei. E’ possibile che il mondo esterno non abbia niente a che fare con i pensieri? Ci si chiedeva.

Se Platone e Aristotele non dubitavano che i pensieri fossero adatti al mondo, ora l’essere colto era cosciente di creare i suoi propri pensieri, ma era assalito dal dubbio su quanto questi pensieri avessero a che fare con il mondo esterno. E quindi sorse il problema di dare certezza al pensiero, di provare il pensiero. Quindi sorse il bisogno di stabilire una connessione tra quello che uno pensa e ciò che è nel mondo fuori. Questa fu il divenire cosciente della soggettività del pensare, fino alla la creazione indipendente del pensiero. Ora l’essere umano si sente nella sua libera creazione del pensiero, e rappresenta soprattutto le impressioni sensoriali, ha come referente il mondo fisico esterno. Si pone allora il problema di gettare un ponte tra il mondo fisico e mondo morale, spirituale.

L’individualità etica è il cammino della libera scelta, e si va affermando in tanti cuori. Scegliere è nostro compito qui nel mondo fisico. E’ il rito della scelta in questa epoca apocalittica, è il mistero dell’oscurità, è l’incontro con l’oscurità. Se ci sforziamo per la Luce, la Luce si farà presente. Avendo davanti a noi la scelta, noi determiniamo, diveniamo responsabili per quello che portiamo a manifestazione. Se ci immergiamo nell’oscurità, essa si avvolgerà.

Se vogliamo conoscere le forze di opposizione, non dobbiamo solo guardare alle conseguenze esterne che stanno producendo nella Società, laddove sono pervertite quando conducono ad azioni malvagie e ciniche, ma anche alla capacità che hanno loro malgrado di svegliare in ciascuno il germe della vita spirituale, della etica, della comprensione sociale. Se le riconosciamo e le comprendiamo possiamo porci l’ideale dell’individualità etica. E ciò sta succedendo! Accoglienza, solidarietà, compassione, altruismo, sorgono ovunque perché forze spirituali evolutive agiscono nel nostro mondo e nonostante ciò non sono di questo mondo. Lentamente, ma inesorabilmente la libertà e l’amore entrano nell’Evoluzione.

Allora che fare?

Durante la vita tra nascita e morte siamo in condizione di accogliere nuove possibilità evolutive, di arricchirci e di trarre costanti bilanci di quanto vissuto. E’ lo stesso Mondo a cambiare di continuo e presentarci infinite opportunità. Sta a noi coglierle.

L’evoluzione, quella personale e quella collettiva, contiene in potenza un continuo innalzamento dell’esistenza e ciò dipende dalle nostre scelte. Da dove proviene ciò che si accoglie? Sono esperienze dell’anima che si danno per mezzo di relazioni nuove con i fatti che la vita ci presenta.

Ci sono esperienze condizionate da cause precedenti, e poi ci sono esperienze libere che entrano per la prima volta nel nostro orizzonte. Le prime sono quelle che portiamo con noi, riflesse nell’educazione, l’ambiente familiare immediato, metodologia, abilità. Trasportiamo con noi fatti caratteriali, inclinazioni, abitudini e con essi affrontiamo la vita, spesso di forma meccanica e automatica. Tra esse, ci sono le influenze che le stesse forze antagoniste hanno impresso sulle nostre anime.

Per spiegare le seconde faccio solo qualche esempio semplice.

Il repentino sorriso di un bambino in carrozzella che sboccia spontaneo e mi attrae, mi sorprende al punto di indurmi impercettibilmente a sorridere e stabilire una relazione che mi arricchisce e mi mette di buon umore, disposto oggi a accogliere di più quello che mi attende. Ne serberò il ricordo, oggi sorriderò nuovamente. Qualcosa è nato in me che si propaga. E’ solo un esempio.

Oppure, passeggio vicino al mare increspato dal vento al tramonto. Camminare attento a quanto sento e vedo può fare di me qualcosa di diverso nell’anima di ciò che ero stamattina. Quello che vivo significa per me l’inizio di un arricchimento che può continuare a crescere. La passeggiata può generare una profonda impressione nella mia anima e divenire una esperienza aggiunta. Posso sentirmi grato per la Creazione, consapevole dell’inquinamento, e quante altre riflessioni si daranno nella mia anima.

Qualcosa che nasce dal niente: sono annesso al panorama, aggregato alla situazione che già è data, come elemento vivo che si è collegato di forma incondizionata, liberamente. Perché potrei stare facendo un’altra cosa, passeggiare distratto, parlare al telefono senza neanche accorgermi del mare. Questa creazione dal nulla arricchisce me e il Cosmo con un grano di sabbia che prima neanche esisteva.

La educazione, intesa in senso lato, è una continua fucina per apprendere a creare nessi e relazioni nuove con la vita. Il luogo e l’ambiente in cui nasciamo costituiscono solo il gradino preliminare, con la creazione dal nulla possiamo aggiungere del nuovo alle nostre disposizioni di partenza. Possono sorgere altrettante opportunità per sconvolgere l’ordine cristallizzato delle cose e di infondere vita e calore nella dedizione al mondo.

Possiamo aggiungere del nuovo all’evoluzione perché possiamo creare dal nulla, prima attraverso il pensiero che attinga al calore del cuore, poi sviluppando piacere a contatto del bello e del sublime, e poi attraverso il modo in cui ci si sente spinti ad agire sotto l’influsso delle situazioni. Gli ideali morali suscitano sorgenti di luce e germi di vita, laddove le idee teoriche paralizzano la formazione di luce e spengono la vita.

Nel nostro giudizio morale, soprattutto, sta l’elemento per cui procediamo oltre noi stessi. Ciò che l’Io crea nel mondo non perisce. I risultati del pensiero, del giudizio estetico, del giudizio morale li introduciamo oggi nel presente e formano una corrente continua che avanza e non cessa.

Ho pronunciato la parola creazione dal nulla, e se sono in condizione di creare, con tutta la responsabilità che ciò comporta, è perché il mondo in cui mi trovo è un mondo continuamente creato e dove la Creazione è all’ordine del giorno. Ed è anche certo che posso commettere errori nel pensiero e lasciarli seminati, oppure introdurre nel mondo quello che è brutto e sporco, invece di creare il bello. E posso fare il male, lasciare di fare il bene per egoismo. Ciò è sotto gli occhi di tutti. In questa Creazione posso introdurre l’errore, il brutto e il male.

FILOTEO NICOLINI

FORO: ATARDECER EN EL MAR CARIBE

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