La ministra Guidi si dimette, il governo Renzi resta

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Gian Franco Ferraris

La ministra Guidi si dimette.

La ministra dello Sviluppo Economico Federica Guidi si è dimessa dal suo incarico con una lettera inviata al premier Matteo Renzi.

«Caro Matteo sono assolutamente certa della mia buona fede e della correttezza del mio operato», scrive il ministro dello Sviluppo Economico nella lettera a Renzi, «Credo tuttavia necessario, per una questione di opportunità politica, rassegnare le mie dimissioni da incarico di ministro. Sono stati due anni di splendido lavoro insieme. Continuerò come cittadina e come imprenditrice a lavorare per il bene del nostro meraviglioso Paese».

Le dimissioni della ministra sono state presentate dopo una giornata in cui si sono susseguiti arresti per reati ambientali e reati contro la pubblica amministrazione nell’indagine denominata “Tempa Rossa”, nel cui contesto sono state pubblicate alcune intercettazioni che riguardano Gianluca Gemelli, il compagno della ministro che risulta tra gli indagati.

Questa è l’intercettazione in cui la ministra Guidi rassicura il compagno il 13 dicembre 2015:

 “Dovremmo  riuscire a mettere dentro al Senato se… è d’accordo anche Mariaelena la… quell’emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte. Alle quattro di notte… Rimetterlo dentro alla legge… con l’emendamento alla legge di stabilità e a questo punto se riusciamo a sbloccare anche Tempa Rossa… ehm… dall’altra parte si muove tutto!”.

Il compagno le chiede se la cosa riguardasse i suoi amici e il ministro gli risponde: “Eh certo, capito? Per questo te l’ho detto”.

Avuta la notizia Gemelli chiama  il rappresentante della Total: “La chiamo per darle una buona notizia..ehm.. .si ricorda che tempo fa c’è stato casino..che avevano ritirato un emendamento…ragion per cui c’erano di nuovo problemi su Tempa Ross … pare che oggi riescano ad inserirlo nuovamente al senato..ragion per cui..se passa…e pare che ci sia l’accordo con Boschi e compagni…(…) se passa quest’emendamento… che pare… siano d’accordo tutti…perché la boschi ha accettato di inserirlo… (…) è tutto sbloccato! (ride ndr)…volevo che lo sapesse in anticipo! (…) e quindi questa è una notizia…”(dal giornale La repubblica).

Le opposizioni di destra e il movimento 5 stelle si sono ovviamente scatenate e chiedono le dimissioni di Maria Elena Boschi oltre a quelle già presentate da Federica Guidi.

A me pare invece che il comportamento degli esponenti del Governo Renzi in questo penoso caso sia coerente con l’operato di questi due anni, il ritorno alla corti feudali, complotti, intrighi, accoltellamenti, tutto tra ‘amici’ avidi di potere, che si spartiscono lo stato, le istituzioni, gli interessi delle lobbies.  Se facciamo un rendiconto essenziale di questi anni, si può ben dire che il governo Renzi si è occupato di tutto tranne che dei problemi dei cittadini e degli interessi del Paese.

Ma Renzi dice, con la complicità di tutto il Pd, che questo fare è molto di sinistra…   anche di sinistro direbbe mia nonna socialista.

Dopo i papà Banchieri, i compagni petrolieri…

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2 commenti

Maurizia Zitti 2 Aprile 2016 - 23:47

Essenziale, spiega che non si tratta di una telefonata maldestra ma di un governo di un gruppo che si è impadronito del potere per tutelare i propri interessi e delle lobby

Maurizia

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Fausto 8 Aprile 2016 - 18:46

Cercano di scaric are tutto sul ‘compagno’ della Guidi, ma ci sono dentro fino al collo

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