La ricreazione

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

di Alfredo Morganti – 30 marzo 2017

Dice Renzi ai ‘suoi’ che, dopo il Congresso, tornerà a fare Renzi. Ma perché, cosa ha mai fatto ‘Renzi’? Vediamo un po’. Oggi siamo in piena pausa congressuale, che appare lunga in modo inversamente proporzionale all’effettivo dibattito politico che ha scatenato. C’era stata un’altra pausa, precedentemente, legata alle sue dimissioni da premier, quelle date a tempo di record appena dopo gli exit poll. Fu la volta in cui sull’Italia scese una strana pace, senza più sfide, invettive, scommesse, facce ‘messe’, grida, lavagne e coni gelato nel cortile di Palazzo Chigi. Fu una pausa anche quella, in un certo senso, rispetto all’atmosfera carica di tensione che Renzi ingenera naturalmente sulla scena politica, anche per il solo fatto di esserci o dire ‘shish’.

Prima di ciò, c’era pure stata una lunga campagna referendaria che aveva prodotto un’altrettanto lunga pausa nelle attività istituzionali. Per non dire della consistente fase di approvazione dell’Italicum, condotta a colpi di fiducia, senza che ciò abbia salvato la legge dalla cancellazione finale. Come dire: la fiducia che genera il nulla. Più a ritroso ancora, l’attività di governo si era già caratterizzata per un profluvio di spot, tweet, bonus, comparsate, discorsi in streaming, esibizione di gruppo in camicia bianca, istigazione alla rottamazione e quant’altro. Mai nulla che non si sia sciolto al sole (vedi i voucher, per dire) al primo colpo di politica vera. Così che mi chiedo in cosa sia consistito, esattamente, il ‘fare’ effettivo renziano (a parte le decontribuzioni al posto degli investimenti), cosa abbia lasciato ai posteri, se sia stato un vero ‘lavoro’ o solo un susseguirsi ponti infrasettimanali.

Mi domando, insomma, senza fare il pignolo, a quale azione politica antecedente si riferisca Renzi, e chi sia il ‘Renzi’ che dovrebbe tornare a ‘fare’, escluse le tante chiacchiere, e le campagne elettorali, referendarie, di clan, personali condotte sui palcoscenici mediatici. Una tale piattezza, una tale levigatezza, che ‘Renzi che torna a fare Renzi’, è come dire ‘una bella pausa dopo la ricreazione’. Campanella.

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