Lettera di una professoressa

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Annachiara Piffari

di ANNACHIARA PIFFARI dalla pagina  facebook di Gius Maggi

Egregio Presidente Renzi, Onorevole Giannini, esimio Sottosegretario Raggi,
chi vi scrive è una professoressa, una donna come tante, che fino ad oggi ha vissuto con entusiasmo il proprio lavoro, spendendosi giorno dopo giorno, ora dopo ora per i propri ragazzi.
Sono 30 anni che insegno, di cui 27 come insegnante di sostegno. Per scelta, sono fiera di precisarlo.
Oltre alla specializzazione per l’insegnamento ai ragazzi disabili, che ai miei tempi constava di un biennio parauniversitario (mica il corsetto di 6 mesi che proponete oggi), con 18 esami, fra cui neuropsichiatria infantile, clinica delle minorazioni, psicologia, pedagogia, normativa scolastica, e annesse prova scritta in Braille e tesi finale, ho conseguito diverse altre specializzazioni: sono specializzata in didattica della musica, sono facilitatore alla comunicazione di primo livello ed ho superato l’esame di accertamento linguistico (lingua inglese) per l’insegnamento all’estero. Oltre agli innumerevoli corsi di formazione in tecniche della comunicazione, ABA, dislessia e quant’altro.
Sono andata a discutere la mia tesi di specializzazione con la media del trenta, questo solo per farVi capire quanto io abbia investito sulla mia formazione.
Ogni mattina mi sveglio e affronto problemi che vanno dalle crisi di un ragazzino autistico all’incapacità di memorizzare di un alunno dislessico, fino alla gestione di crisi epilettiche o psicotiche. Ogni giorno, quando torno a casa, sono talmente stanca che vorrei solo dormire, ma mi metto a cercare materiali utili da mettere sul Cloud che ho creato per tutta la classe. Perché, sì, io faccio sostegno “alla classe”: a me vengono affidati i ragazzi immigrati che non conoscono bene l’italiano, gli alunni con problemi di dislessia, e i famosi BES, i bisogni educativi speciali, OLTRE alle problematiche che devo necessariamente affrontare con gli alunni certificati.
Lo sa, Presidente Renzi? Ho una cicatrice sul braccio sinistro, causata da un cutter che un ragazzino autistico era riuscito a trovare nella cattedra dei bidelli, e per difendere lui da se stesso mi sono ferita io.
Lo sa, Onorevole Giannini? Spesso sono tornata a casa coi lividi, da scuola, per un calcio, un pugno, perché ho dovuto contenere un ragazzino che si sarebbe fatto male.
Lo sa, Sottosegretario Raggi, che mi sono pagata da sola la supervisione, assolutamente necessaria per non scaricare sui ragazzi i miei problemi e le mie frustrazioni personali?
E oggi mi sento dire che “non faccio abbastanza”, che rispetto all’Europa “gli insegnanti italiani lavorano meno”. Ma con quale faccia!!!
Ognuno di voi, è mai stato un’ora, dico una sola, in cattedra? Avete mai avuto a che fare con un ragazzino autistico che si autolesiona? Conoscete le teorie comportamentiste, l’approccio psicanalitico, le neuroscienze in rapporto all’autismo? Se vi chiedessi quale ritenete più consona sapreste rispondere? No, che non sapreste rispondere. Perché di scuola sapete poco o nulla.
A voi interessa risparmiare.
Ed è per questo che avete montato ad arte una campagna pubblica contro gli “insegnanti fancazzari”, è per questo che volete raddoppiarci l’orario di lavoro, a parità di stipendio, si badi bene, in modo da non dover pagare supplenti e non assumere i precari, è per questo che propagandate una scuola che sia al contempo succursale dell’ASL, degli assistenti sociali, dei campi estivi.
SOLO PER RISPARMIARE. Sulla nostra pelle, si intende.
Io sfido chiunque si azzardi a dire che non lavoriamo abbastanza a fare non dico una mattinata, ma almeno 3 ore in una classe problematica.
Vi invito caldamente a venire a pulire la bava alla bocca di un ragazzo epilettico, poi a cambiarlo, perché si è urinato addosso, e soprattutto a rassicurarlo e pregare Dio che la crisi passi presto. Per lui, per i suoi genitori, per voi stessi che vi trovate di fronte all’imponderabile.
Vi sfido a contenere la crisi di un ragazzo autistico che sbatte la testa contro al muro e comincia a sanguinare.
Lo sapreste fare? No che non lo sapreste fare…. E allora di cosa parlate?
E i miei colleghi, che gestiscono classi eterogenee, dove si devono fare fino a 5 compiti in classe differenti per andare incontro alle esigenze di ogni alunno, pensate che a casa non facciano niente?
Fate pure tutti i vostri piani, allora, costringeteci, col plauso del popolo bue, che non vede l’ora di punire gli “insegnanti fannulloni”, a fare più di quanto sia umanamente possibile, toglieteci ogni motivazione, spremeteci come limoni…. Come pensate sarà la scuola, poi?
Ve lo dico io: insegnanti che perderanno ogni motivazione, che ridurranno la propria disponibilità all’osso, che andranno in burnout a discapito degli allievi, che non saranno più disposti a fare nulla di più di quanto dovuto.
Da ultimo, una mia personalissima considerazione: ho amato il mio lavoro, ci ho creduto, mi sono spesa senza riserve, ho fatto molto, molto di più di quanto sarebbe stato richiesto. Oggi, invece, l’unico pensiero che riesco ad avere è di scappare il più presto possibile, anche a costo di fare la cameriera.
Un bel risultato, eh? Complimenti, da parte mia e da parte di tutti gli insegnanti che da anni si prendono cura dei nostri ragazzi, che sono il nostro futuro.

Annachiara Piffari

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25 commenti

Stefano 10 Luglio 2014 - 13:55

Chapeau Annachiara e grazie.

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Annachiara Piffari 12 Ottobre 2014 - 20:44

Di nulla. Ho solo dato voce alle tante voci che nessuno si dà più la pena di ascoltare

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Stefania 21 Ottobre 2014 - 8:54

Una lettera carica di amore e di rabbia al tempo stesso. Appoggio in pieno questo pensiero, col cuore. Spero in qualcosa di meraviglioso per tutti voi che siete la strada per i nostri bambini.

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Guido Fermi 13 Ottobre 2014 - 12:21

Una bella lettera che fa riflettere davvero. Complimenti e grazie per il lavoro che svolgi con così tanto amore!

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Maria Cruciani 14 Ottobre 2014 - 11:48

Veramente bellissima lettera noi tutti insieme ne potremmo scrivere migliaia dato che Viviano questo problema il fatta è che ai nostri politici non interessa affatto dato che i loro figli vanno alle scuole private li accompagnao e li riprendono con la scorta che noi paghiamo e per permettersi questo ed altro ci fanno i tagli noi siamo i loro soldi

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Elena Infascelli 17 Ottobre 2014 - 13:42

Buongiorno, lascio un mio commento soprattutto rivolto a lei professoressa Piffari, per ringraziarla. Rivolgo un pensiero anche a tutti i cittadini, professori e non, a cui sta a cuore la nostra scuola ma che si sentono “voci fuori dal coro”. La frustrazione di sentirsi ignorati, o peggio ostacolati dalle istituzioni è tristemente eclatante. Già almeno 20 anni fa partì una campagna “contro” la scuola pubblica: con il finanziamento pubblico alle scuole private. E’ lecito domandarsi perché allora per le scuole pubbliche ci siano attese infinite anche riguardo a quel minimo-indispensabile che spetterebbe loro (un controsenso inenarrabile!) Ho dato per anni il mio contributo, come rappresentante del consiglio di circolo e nella giunta esecutiva, so quindi bene cosa significhi l’assenza di risposte (nel vero senso del termine) da parte del ministero. Come mamma, noto una generale mancanza di partecipazione da parte dei genitori, dovuta molto spesso alla mancanza di tempo, ma non solo. Mi auguro che gli Italiani alzino la testa per guardare negli occhi persone come lei, facciano finalmente sentire la loro voce e la loro preoccupazione. Sarebbe magnifico sentirsi uniti in un progetto di CAMBIAMENTO TOTALE COMUNE, per il bene dei nostri figli. Altrimenti continueremo a scivolare nella melma e saremo tutti responsabili! UN SENTITO GRAZIE DI CUORE, non ci sono parole adeguate per descriverle tutta la mia solidarietà! Elena

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Chicco 17 Ottobre 2014 - 16:05

Grazie Anna Chiara anche da parte di una mamma è da suo figlio che da 9 anni si trovano a combattere soli contro un fantasma che nessuno, oltre noi, sembra vedere: la dislessia. il disturbo da scarsa attenzione viene troppo spesso sottovalutato o più’ comodamente scambiato per mancanza di buona volontà’ da parte del ragazzo e atteggiamento esasperato da mamma chioccia invece la nostra esperienza ci ha portati a conoscere tanti lodevoli insegnanti ma anche tanto personale scolastico

davvero poco motivato. Sicuramente anche loro avranno dei buoni motivi per esserlo ma non è’ assolutamente corretto che a pagare siano i ragazzi che con duro sacrificio fisico,mentale e, perché no, anche economico non trovano sostegno e apprezzamento; per quanti sforzi si facciano sono sempre etichettati e la causa credo proprio che stia nella scarsa preparazione e apertura mentale del sistema
scolastico. grazie AnnaChiara a lei e a tutti quelli come lei che sanno cogliere l’importanza di essere considerati esseri umani a prescindere da tutto.

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gianfranco tommasi 17 Ottobre 2014 - 18:42

Ho letto due volte la Sua lettera, grazie per l’impegno a lei e a tutti quelli che si impegnano ogni giorno nel mondo della scuola, sarebbe bello che chi ci governa avesse l’umiltà di vivere in prima persona certe situazioni. Basta con i proclami e le battute per governare bisogna saper ascoltare chi tutti giorni vive queste situazioni facendone tesoro per le scelte legislative conseguenti. Professoressa grazie ancora

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marcello 17 Ottobre 2014 - 21:52

Grazie alla collega che ha saputo esprimere il primordiale entusiasmo per un “lavoro” che non ha eguali e la prostrazione che gli interventi legislativi di quest’ultimo ventennio, in particolare, hanno portato negli ex entusiati. Non voglio aggiungere altro sull’impegno niente affatto riconosciuto in termini economici e in termini di semplice gratitudine. Voglio solo sottolineare l’infamità di gente che sale al potere (anche non eletta dal popolo!) e imposta delle riforme con il preciso intento di denigrare economicamente e deontologicamente la figura del docente celando il vero scopo che è quello di ridurre la spesa pubblica, danneggiando pesantemente la didattica e la formazione dell’alunno.
Voglio anche, almeno questa volta, ringraziare quei genitori che hanno reso onore al lavoro della collega in particolare e dei docenti in genere. Purtroppo sempre più si assiste ad attacchi (anche fisici) di genitori verso gli insegnanti, che non fanno altro che devastare l’azione educativa-didattica che si cerca di pianificare per il bene dei ragazzi.

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Ketty 19 Ottobre 2014 - 15:48

Complimenti Annachiara e grazie per il suo impegno; è tangibile l’amore per il suo lavoro. Peccato che non tutti i docenti siano come lei! Se lo fossero le scuole private si vedrebbero costrette a chiudere in quanto i primi ad abbandonarla sarebbero proprio i politici. Non si lasci scoraggiare da niente e da nessuno, non demorda, la gratitudine di tanti alunni che hanno avuto la fortuna di averla come docente la ripagherà di qualsiasi sacrificio.

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Giulietta 19 Ottobre 2014 - 23:36

Grazie davvero, la condivido perchè merita di essere divulgata.

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Nicoletta 20 Ottobre 2014 - 9:39

Gentile Annachiara Piffari
dopo avere letto la sua lettera , io che ho insegnato per 40 anni , non ho trovato nulla che non corrispondesse alla realtà scolastica di ieri e di oggi. Ieri, come giustamente da lei sottolineato, per fare la docente di sostegno bisognava essere abilitate con titoli specifici ; oggi basta anche avere fatto ore di supplenza su sostegno senza titolo, perchè chiamata dalla graduatoria comune in mancanza delle titolate, per essere docente di sostegno. Anche io mi sono donata ai RAGAZZI senza risparmiarmi pagandomi la formazione e l’aggiornamento ogni anno e mi sono messa a disposizione della scuola per una sua gestione efficace ed efficiente affiancando la Dirigente. Se avessi dovuto guardare la retribuzione mensile avrei “timbrato il cartellino” facendo il dovuto e invece sono andata oltre per non venire meno alla mia dignità professionale. In 40 anni ho sentito tante “chiacchiere” niente fatti tanto che sono venuta via dalla scuola amareggiata.
Spero che qualcuno si accorga della COMUNITA’ SCUOLA e le dia il dovuto RISPETTO perchè è lì che si poggiano le prime fondamenta dei futuri cittadini.
Grazie per la sua lettera.

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Antonio Manca 20 Ottobre 2014 - 17:58

La piu’ bella lettera che abbia mai letto sulle difficolta’ degli insegnanti e sulle loro frustrazioni.

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Nicola GABRIELE 20 Ottobre 2014 - 18:41

Grande Annachiara. Non dovresti chiedere “Sapreste … “. È ovvio che NO! La questione è: “Sanno fare il mestiere di Politico?”. È ovvio che …

Rispondi solo alla Tua dignità: non potranno Mai scalfirla!
Ciao

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Francesca 21 Ottobre 2014 - 15:23

Uno dei meccanismo ben noti con cui chi non vale nulla cerca di annientare chi invece vale molto, primo per toglierlo di mezzo, poi per poter esercitare indisturbato la propria prepotenza, è la calunnia. I mascalzoni e i fannulloni che siedono in Parlamento lo sanno bene (una delle poche cose che sanno) così come sanno bene che, per poter rimanere a galla e seguitare ad abboffarsi del denaro pubblico, si deve favorire l’ignoranza ad ogni costo. E allora, ecco le ricorrenti campagne diffamatorie nei confronti degli insegnanti (mai però dei docenti universitari, perché fra loro ce ne sono che siedono alla tavola imbandita e poi magari servono) che, dispiace dirlo, hanno molta presa sul popolo bue di cui parli tu. Perché al popolo bue la cultura non piace, la invidia, lo fa sentire inferiore.
I genitori? Molti sono con noi e ci sono grati di quello che facciamo, ma molti pretendono solo e soprattutto sono assenti. Non li vedi mai ai ricevimenti settimanali o a quelli generali, si disinteressano dei figli come dello stato del paese.
Che vuoi che importi ai fannulloni che siedono in Parlamento di cosa significhi dedicare la vita all’educazione dei giovani e alla loro istruzione? A loro importa solo sottrarre risorse per dirottarle sui loro conti correnti e, per mantenere un minimo di faccia, diffamano, umiliano, sminuiscono, in modo da giustificare (ma agli occhi di chi?) le loro malefatte e la loro incapacità di governare.

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aurora 21 Ottobre 2014 - 22:26

Splendida professoressa,ho condiviso la tua lettera perché merita di essere letta da tanti, la tua passione e meravigliosa ma da mamma ti dico che non tutti sono come te, purtroppo ci sono tanti insegnanti che non ne hanno neanche la metà e che credono di essere al di sopra, non tenendo conto delle diversità o delle inclinazioni dei bambini che hanno davanti. Mi piacerebbe che tu venissi ascoltata ma anche che fra di voi ci fosse una scelta meritevole senza che le direzioni scolastiche chiudessero gli occhi davanti ad insegnanti che di fatto hanno solo il titolo, e si desse più spazio a persone come te ……. Anche se in fondo alle graduatorie

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luigina fidanza 22 Ottobre 2014 - 20:45

Condivido pienamente ed apprezzo molto la chiarezza della lettera priva di falsa umilta’ e pienamente diretta
, ottima interprete e portavoce dei numerosi insegnanti che hanno fatta unica realta’ del proprio lavoro con la propria vita. Ho la massima sfiducia degli attuali politici che rifiutano le contrstszioni docendo “.si adatteranno…”,

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fuser 22 Ottobre 2014 - 20:46

la ringrazio per quello che fa, non so dire altro, anche mia moglie insegna e mi parla spesso dei problemi con i ragazzi che lei espone.
non so se è vero ma mi piace ripeterlo
IN GIAPPONE SOLO GLI INSEGNANTI NON SI DEVONO INCHINARE DAVANTI AL’ IMPERATORE

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sonia 24 Ottobre 2014 - 13:01

Sono una mamma come tante, che ha a cuore il futuro educativo e sociale, non solo di mia figlia ma di tutti i bambini in generale, che non hanno voce. tutto molto nobile ciò che scrive Sig.ra Annachiara, penso che pero’ lei sia una delle poche mosche bianche esistenti su questa terra. Il lavoro ( a prescindere da quel che si fa), se fatto bene con senso di responsabilita’ non ha bisogno di essere sublimato scrivendo una lettera . Io, come tanti altri; se faccio bene il mio lavoro non ho bisogno di pubblicarlo, i risultati si vedono, giusto? piuttosto il problema sta nel fatto che nessun docente ( e ce ne sono tanti) denuncia allo stesso modo suo, il fatto, che ci sono molte difficoltà tra genitori (e anche di questi ce ne sono tanti)e gli stessi ad interagire, a collaborare in maniera costruttiva (per il bene dei bambini) a far passare le segnalazioni sulle tante problematiche cui versa la scuola ed il sistema educativo in questo momento …., ebbene esistono ancora le caste del corpo docente; I muri innalzati; le chiusure a riccio; il non voler essere collaborativi, propositivi con i genitori,per paura che venga meno quell’equilibrio interno raggiunto fatto di regole ad personam ….. Il i risultato è sotto gli occhi di tutti. ..ogni giorno una, sempre peggio , genitori esasperati e docenti pseudo tali che avrebbero LORO bisogno di un consulto psicologico. Allora mi domando …la vogliamo cambiare questa scuola, con il suo esempio, ma anche con un’ appertura da parte di quei docenti nel accettare i cambiamenti, qualche sacrificio, qualche boccone amaro (mi dica oggi chi non lo fa’) E mi scusi; so’ che quel che scrivero’ sarà un po’ forte…..ma come dicono a me….se non ne puoi più del tuo lavoro…troppe responsabilita’, troppo carico da lavoro….dietro c’è la fila, oppure un lavoro in miniera si trova sempre.

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miriam 26 Ottobre 2014 - 11:53

Grazie Annachiara per quanto esponi nella tua lettera : niente di più vero e lampante. Troppo spesso si critica si valuta si giudica senza avere alcuna esperienza di che cosa significa insegnare ad un’ utenza che anno dopo anno è cambiata e modificata.Io lo so bene visto che ho passato nella scuola 38 anni della mia vita e ho vissuto il cambiamento in prima persona fase dopo fase.Ho sperimentato il sostegno in classe per anni e passato notti a preparare compiti differenziati per 15 o piu alunni di etnia e lingua diversa (in classi di 30 allievi) perché sbattuti dentto classi di scuola superiore per fascie di età come voluto da normative europee .Anch’io ho passato notti a correggere compiti di storia e d iitaliano per consegnare entro i termini stabiliti con una cattadra che comprendeva 4 classi diverse con entrambe le discipline.Nessuno ti può comprendere più di me. Io come te ho scelto l’insegnamento ritenendolo una missione civile .Nel tempo mi sono demotivata ma ho cercato di resistere a questa massa di politici idioti che fanno i ministri senza sapere che sia la realtà della scuola. Penso che vogliano,oggi più che mai ,affossare la scuola ,produrre ignoranza così non occorre confrontarsi con menti di libero pensiero capaci di decidere in autonomia .I politici hanno bisogno di manovrare esseri non pensanti perché la loro demagogia funzioni . Altro che formare la personalità e la elaborazione dei contenuti come richiedevano gli obiettivi che si dovrebbero raggiungere! Fa schifo quello che il saccente Renzi e la sua cricca ha deciso riguardo alle disabilità perché come sempre l’imperativo è …armiamoci e ANDATE tanto il problema dovete risolverlo voi.Ti abbraccio forte e con grande rispetto ti sprono a tener duro nonostante tutto.

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salvatore 28 Ottobre 2014 - 11:28

Sono un papà di una bambina autistica… sono rimasto affascinato da ciò che ho letto e di ciò che realmente dimostrano delle insegnanti che con il vero spirito e dedizione credono e affrontano le problematiche di ogni giorno io conosco bene ciò che si afferma nella lettera e delle difficoltà che si trovano nell’affrontare le insegnanti e di quanto amore e impegno mettono in ciò che fanno io da parte mia ogni giorno lotto per qstoe oggi sono arrivato fino al punto di fondare un associazione per i diritti delle persone affette da autismo e disabilità cordinando insieme ad altri genitori un piano formativo e terapeutico continuativo e di qsto posso dire che grazie alla stupenda capacità e dedizione di molte insegnanti sopratutto quelle di sostegno stiamo facendo funzionare ciò che il governo non vuole o non può fare io personalmente mi dedico corpo e anima in ciò ,ma ditemi e giusto qtso essere costretti a fare da soli ci dicono facciamo facciamo ma poi avete anche il coraggio di criticare quindi voglio dire una semplice cosa ” licenziatevi!!!! e lasciate il posto a chi veramente e capace di capirle certe cose!!!” , vergognatevi ci avete rovinato e ora vi lascio in simpatia dicendovi che grazie a voi abbiamo preso gli stessi colori della nostra amata bandiera ….”siamo al VERDE ,passiamo le notti in BIANCO ,e abbiamo i conti in ROSSO .” distintamente vi saluto e grazie di quello che non avete fatto o che non siete capaci FARE!!!!

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Antonella 29 Ottobre 2014 - 0:03

grazie professoressa. Ho insegnato tre settimane nella mia vita in classi tutte composte da normodotati ed ho capito dopo la prima settimana che non sarei mai stata adeguata, neppure con l’esperienza di una vita. Ho due figli in età scolare e vedo ogni giorno quanti insegnanti in quanti modi diversi trasmettono cultura ed educazione senza riconoscimento alcuno se non la loro passione (le pecore nere, si sa, sono ovunque).
Anche la mia professione è vittima delle bugie che qualcuno vuole far passare per riformare il paese in maniera populista, non certo democratica, perciò capisco perfettamente il suo stato d’animo che, con le ovvie sfumature, è anche il mio.
Sono con lei e con tutti gli insegnanti ai quali giorno dopo giorno affido i miei figli.

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Guido 1 Novembre 2014 - 16:55

Concordo perfettamente con Annachiara. Ho insegnato per 35 anni alle Superiori e ho conosciuto anche insegnanti fannulloni, ma la stragrande maggioranza era composta da persone che adempivano il loro compito con passione e disponibilità. Però chiediamoci allora se tutti i genitori o i medici sono bravi e disponibili. O peggio se tutti i politici sono onesti, competenti e danno il massimo dell’impegno.

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carmela 2 Gennaio 2015 - 14:07

Grazie per quello che ha scritto, grazie per quello che fa e ha fatto, mia figlia era una ragazza di quelle con tanti problemi (epilettica) e avrei tanto voluto avesse incontrato una come Lei. Peccato che chi comanda è così ottuso da non capire che è Questa Classe di Insegnanti che merita la famosa MERITOCRAZIA di cui si riempiono la bocca senza fare nulla veramente per applicarla, invece spremono proprio come limoni i migliori.
Condividerò questa lettera perché il popolo bue di cui parla impari che deve usare il cervello senza farsi fare la lobotomia. Grazie Signora.

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Michele Strada 29 Dicembre 2015 - 11:56

Gentilissima Annachiara, scusa se mi permetto, non sono un addetto ai lavori ma un operaio in pensione, ricordo comunque le battaglie combattute per il tempo pieno. Ho letto la tua accorata lettera, so quanto è grande l’impegno di tante brave/i insegnanti, purtropp sono convito che il disegno sia quello di ridurre la scuola pubblica in un bronx per poi esaltare e finanziare l’eccellenza della scuola privata. Ciao grazie per il tuo lavoro, buon 2016

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