MUSACCHIO: IL CORONAVIRUS HA FERMATO ANCHE LA MIA ATTIVITÀ’ ANTIMAFIA NELLE SCUOLE

per Vincenzo Musacchio
Autore originale del testo: Vincenzo Musacchio

Annullati gli incontri antimafia, con data da destinarsi, in Molise, in Abruzzo e nelle Marche a causa del corona-virus. A oggi nessun assembramento di studenti in aule o palestre è possibile in queste e in tante altre regioni. Ma l’ordinanza ministeriale che sospende le attività per la prevenzione del diffondersi del corona-virus, in realtà è entrata in vigore dalla serata di ieri. La Scuola di Legalità “don Peppe Diana” che aveva organizzato eventi riguardanti la lotta alle mafie ha dovuto quindi ubbidire nell’immediato al provvedimento, pena arresto fino a tre mesi e ammenda fino a duecento euro. Tra questi, ovviamente, le scuole, che adesso dovranno fare la conta dei danni di natura culturale e civica.

Nelle tre scuole con le quali era in programma un incontro, ci siamo trovati l’amara sorpresa: tutto annullato con nuova data da stabilire in base alle evoluzioni del corona-virus. Ho interpellato le autorità competenti, seguendo le comunicazioni ufficiali e mi è stato annunciato che l’ordinanza sarebbe entrata in vigore da subito e che quindi non potevo recarmi nelle scuole coinvolte dal provvedimento nonostante i tanti studenti pronti ad ascoltarmi. Sono chiaramente consapevole di come sia indispensabile adottare tutte le misure necessarie per tutelare la salute pubblica e siamo pronti ad attuarle anche noi. Alle istituzioni chiediamo, però, di avere un po’ di buon senso: cancellare lo svolgimento di eventi come quelli civici significa infatti arrecare un ingente danno culturale non solo agli studenti direttamente coinvolti ma anche alle città e ai territori che li ospitano. Che senso ha impedire un incontro in un’aula magna e poi riunire, anche se in misura minore, gli studenti in una mensa?

La psicosi è il peggior contagio e dal momento che non si riesce a trovare il paziente zero, si sono rese necessarie misure rigorose che però non giustificano questo clima da terza guerra mondiale che vediamo nei supermercati e con chiusure di attività economiche, religiose e sociali. Tra le misure che secondo me proprio non si spiegano c’è la sospensione delle attività culturali nelle scuole. Gli incontri non sono una partita allo stadio, mi è spiaciuto moltissimo che si sia presa questa decisione: niente antimafia e aule e teatri chiusi. Gli stadi però pare riapriranno al pubblico! Non era mai successo… più che una scuola in uscita mi sembra una scuola in ritirata. Continuo a chiedermi cosa ci fa paura di questa epidemia da corona-virus? Credo che la prima paura che ci ha ingannati è stata quella di non apparire politicamente corretti. Abbiamo chiuso i voli diretti, ma non ci siamo preoccupati di monitorare chi arrivava dalle località infette, anche attraverso scali in aeroporti europei. Londra ha centomila cinesi, ma non si registrano casi come da noi, come mai?

(Vincenzo Musacchio, Presidente dell’Osservatorio Antimafia del Molise)

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