Renzi/Bettini e il governo Conte tra coronavirus, tirare a campare o tirare le cuoia

per Gian Franco Ferraris

di Matteo Renzi – 23 febbraio

Buona domenica. Sono ore difficili da vivere senza isterie e senza sottovalutazioni. Suggerisco di seguire le persone competenti come Roberto Burioni che si prende da anni tanti insulti solo perché dice la verità. Anche sul coronavirus aveva e ha ragione lui. Grazie Prof!
E come abbiamo detto ieri in Assemblea, stop alle tensioni: mettiamo in #quarantena anche la polemica politica. Riprenderemo a discutere fuori dall’emergenza

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Renzi  – 21 febbraio

Ho chiesto un incontro al Premier.
Nei giorni scorsi Conte si è rivolto con toni molto duri nei nostri confronti. E noi abbiamo risposto con decisione.
E tuttavia ho fatto io il primo passo, vincendo l’orgoglio personale, perché la serietà viene prima delle ripicche personali.
Ho chiesto di vederlo perché la partita si giochi in modo trasparente e diretto.
E ho molto apprezzato il fatto che il Premier abbia comunicato di voler recarsi poi in Parlamento per proporre in quella sede l’Agenda 2023.
Bene così: trasparenza.

Qui del resto non si gioca una partita personale, di simpatia o antipatia.
Si gioca una partita politica, di contenuti.
Ripeto ciò che sto dicendo da giorni, in tutte le sedi, pubbliche e private.
L’Italia vive una fase di difficoltà che nei prossimi mesi potrebbe peggiorare.
Occorre una svolta.
Non chiediamo nomine o sottosegretariati: chiediamo che ascoltino (anche) le nostre idee.
Noi abbiamo messo sul tavolo 4 grandi temi.
1- Sblocchiamo con i commissari i cantieri fermati dalla burocrazia.
2- Eliminiamo o modifichiamo il reddito di cittadinanza che non funziona
3- Lavoriamo per una Giustizia Giusta, per i diritti e contro il populismo giustizialista.
4- Cambiamo le regole insieme per eleggere il Sindaco d’Italia dando cinque anni di stabilità al Governo.

Se il Premier riterrà che su queste cose si possa trovare un buon compromesso, noi ci saremo.
Se il Premier riterrà di respingere le nostre idee, faremo senza polemiche un passo indietro, magari a beneficio dei cd. responsabili.

Dentro o fuori non è una questione di tattica, ma di contenuti.
Se sui contenuti siamo d’accordo, si sta dentro.
Se sui contenuti siamo lontani, è giusto che tocchi ad altri.

Con una parola: noi facciamo politica, non populismo

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di Francesco Tarallo 22 febbraio 2019

PERCHE’ RENZI HA RAGIONE
ripeto Renzi ha ragione quando indica le priorità non solo a Conte, ma a tutto il governo, il quale non solo non lo seguirà, ma potrebbe far finta di essere d’accordo per poi non fare nulla di quando lui indica. Bene anche il suo appello a tutte le forze politiche di mettere da parte i conflitti per affrontare il grave pericolo del coronavirus, cosi come ha fatto anche Forza Italia con lettera inviata al ministro della Sanità. Detto tutto ciò, tengo a precisare che per me Renzi dovrebbe staccare la spina per il semplice fatto che è; non solo come detto sopra, questi suoi alleati non vorranno farlo apparire vincitore, ma sicuramente, tenteranno di portarle alle lunghe, per poi affibbiargli il colpo di grazia sulle nomine. Non a caso, a Palazzo Chigi, si è già insediato il comitato per le 400 nomine, e sono solo 2 del PD e 2 del m5s, quest’ultimo ormai morto e sepolto nella società italiana.(secondo la mia opinione, valgono appena il 5/7%. Chi fa politica tragga le sue conclusioni.

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di Andrea Masala

I DUE MATTEO
Con la boutade di ieri, annunciata per creare aspettativa come si fa per le opere di scarso ingegno, continua l’opera di Matteo Renzi.
Avevo scritto il 16 ottobre, dopo il faccia a faccia con l’alter Matteo Salvini, che i due mattei lavoravano a un obiettivo comune: ridurre lo scenario politico italiano a uno scontro tra due populismi falsi e opposti, sulla falsa riga di Macron e Lepen. Questa dinamica avrebbe un effetto di semplificazione della democrazia, che è una cosa che funziona quando si rispetta la sua complessità, e di ulteriore spostamento a destra e “in alto” del baricentro politico italiano.
Le due proposte di ieri sarebbero piaciute a Reagan, Bush, Gelli, Fini, Berlusconi: riduzione del welfare e accentramento dei poteri.
Parlo di due populismi falsi e falsamente in opposizione perché in realtà tra i due mattei c’è una piena sintonia sulla maggior parte dei fondamentali e nessunissima aderenza al benché minimo bisogno popolare.
I due mattei la pensano nello stesso identico modo su:
– reddito di cittadinanza
– riduzione o eliminazione progressività fiscale
– concessioni di stato a monopoli privati (flat tax o semplificazione irpef)
– depenalizzazione reati amministrativi e iperpenalizzazione reati minori (consumo canapa ad esempio)
– incremento della precarietà
– libertà di licenziamento
– fine della solidarietà nord-sud (autonomia regionale)
– varie ed eventuali dell’eterno programma del tea party nella continuità con la svolta reaganiana
– da ieri anche lo smantellamento della repubblica parlamentare italiana creata dai padri costituenti proprio conoscendo le caratteristiche della società e della politica di questo paese (sovversivismo dei gruppi dirigenti diceva Gramsci).
Si mantengono differenze su migrazione e diritti civili, seguendo quel copione dell’americanizzazione della politica per cui destra e sinistra devono avere lo stesso programma economico (pensiero unico) e differenziarsi sulle cultural war (aborto, sessualità, migrazioni), che come si vede è il miglior modo per far recedere i diritti civili che invece si incrementavano quando la sinistra proponeva un modello di società differente anche sul piano sociale.
Anche Macron e Lepen si differenziano a parole su tali questioni, ma poi abbiamo visto le politiche sull’immigrazione di Macron, la chiusura a Ventimiglia, gli sconfinamenti a Bardonecchia. Ecco: i due mattei vogliono portarci lì.

L'immagine può contenere: 2 persone, persone che sorridono

di Goffredo Bettini -16 febbraio

Ci sono momenti nei quali la politica ha una sua invincibile evidenza.
Oggi è chiaro a tutti, tranne ai fanatici, che la condotta di Renzi pone problemi acutissimi al campo democratico e al governo Conte.
Non vado ai dettagli.
Piuttosto mi rammarico che Italia Viva, potenzialmente utilissima per allargare il centrosinistra, sta diventando uno strumento della destra per picconarlo e screditarlo.
Eppure tale rammarico non deve trasformarsi in una eccessiva preoccupazione. Renzi è una tigre di carta.
Il suo tentativo di creare un terzo polo sta naufragando così rapidamente da renderlo prigioniero di un attivismo autodistruttivo. Così come, la scelta di passare all’altro campo non convincerebbe la stragrande maggioranza dei suoi elettori.

Tuttavia egli può fare ancora danni, rendendo instabile l’azione dell’esecutivo Conte, già impegnato per conto suo su una trincea difficile e in una azione positiva, ma ancora non sufficiente, per fronteggiare la decadenza complessiva della Repubblica.

Quanta pazienza si può avere ancora con il fiorentino?

Difficile dirlo. I margini, comunque, sono molto risicati.

Ecco perché consiglio, in attesa di scelte più sagge di Italia Viva, di preparare al più presto scenari alternativi.

Dopo Conte non c’è per il Pd un altro governo.

Se Renzi vuole farlo, lo deve fare con Salvini e la Meloni.

C’è invece la possibilità, certamente allo stato attuale tutta da costruire, di sostituire Italia Viva con parlamentari democratici (in quanto non sovranisti, illiberali e autoritari) pronti a collaborare con Conte fino alla fine della legislatura. Penso anche che, in questo scenario, nel Parlamento si aprirebbe una riflessione perfino nel gruppo renziano.
Si deve lavorare subito, dunque, per allargare la maggioranza che sostiene il premier rendendo scarica la minaccia della crisi.

In secondo luogo è utile serrare le fila già da oggi per una vasta e variegata alleanza di progresso. Pronta a presentarsi unita alle prossime elezioni politiche.
Il Pd non è più isolato come nelle elezioni politiche del 2018, che lo videro tracrollare al 18%.
Oggi è più robusto e cresce, il suo segretario Zingaretti sale nei consensi, ed è un punto di riferimento per tutta la maggioranza, c’è una sinistra più di “movimento” pronta ad assumersi le sue responsabilità; c’è Conte che da tecnico è diventato a tutti gli effetti un politico, in grado di rappresentare tanta parte dei 5Stelle e anche tanti liberali, repubblicani, laici e cattolici senza patria o delusi dal fallimento di IV; ci sono le sardine che certamente faranno sentire la loro voce anche da un punto di vista elettorale.

Usciamo, quindi, dal battibecco quotidiano e iniziamo a costruire questi scenari da subito, da far vivere nella nostra azione, nel nostro stato d’animo, nella nostra strategia politica.

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ancora Bettini

 

Cari amici,
ripropongo qui le dichiarazioni di Antonio RosatiRoberto Morassut e Massimiliano Smeriglio sul tema che ho sollevato oggi pomeriggio in merito alla maggioranza di governo

ZCZC2959/SXA XPP54932_SXA_QBXB U POL S0A QBXB Governo: Morassut a Iv, stop tentativi miope visibilita’ (ANSA) – ROMA, 16 FEB – “Il Governo intende rilanciare la propria azione con forti investimenti per il Sud, per il lavoro, la formazione e per un progetto di transizione ecologica ormai urgente che deve investire economia, Stato, senso comune del Paese. Voglio dire a Scalfarotto che questo e’ un orizzonte impegnativo in sintonia con quanto chiedono milioni di giovani che sono tornati in piazza per chiedere piu’ eguaglianza, maggiori opportunita’ ed un futuro sostenibile che contrasti l’emergenza climatica”. Lo dichiara il Sottosegretario all’Ambiente, Roberto Morassut. “Questo chiama in causa la responsabilita’ di tutti ed impone alle forze riformiste e democratiche un grande sforzo di responsabilita’, di lealta’, di innovazione e di concretezza. Occorre mettere da parte ogni strumentalita’, ogni tentazione ad una visibilita’ miope. Se il governo potra’ contare su una base parlamentare piu’ larga questo puo’ solo rafforzare i suoi obbiettivi. Ogni forza, compresa Iv, puo’ e deve rappresentare un valore aggiunto. Nessuno puo’ considerarsi titolare esclusivo di una certa sensibilita’ interna alla coalizione.” (ANSA). ESP 16-FEB-20 18:46 NNNN

ZCZC2519/SXA XPP54344_SXA_QBXB U POL S0A QBXB Governo:Smeriglio a Nobili, stop bullismo, serve rispetto Bettini lo merita per la sua storia e intelligenza politica (ANSA) – ROMA, 16 FEB – “Allargare la maggioranza non significa cacciare qualcuno. Consiglierei a Luciano Nobili cautela. Questo atteggiamento da bulli estremisti non si addice a una forza di governo, anche se dalle ambizioni smisurate. Proviamo a ragionare delle esigenze e del futuro del Paese non di quelle di Goffredo Bettini. Che, in ogni caso, per la sua storia e per la sua intelligenza politica, merita ascolto e rispetto”. Lo afferma Massimiliano Smeriglio, europarlamentare indipendente eletto nelle liste del Pd, commentando le parole di Luciano Nobili. ESP 16-FEB-20 17:26 NNNN

e intervista di Goffredo Bettini

Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”

goffredo bettiniGOFFREDO BETTINI

Goffredo Bettini, che pensa della proposta sul sindaco d’ Italia di Matteo Renzi?

«Ancora una volta siamo di fronte ad una iniziativa ondivaga, improvvisa, avanzata in una sede sbagliata e probabilmente dettata da un calcolo di partito. Che rispetto c’è per il lavoro comune svolto con gli alleati? Sono mesi che anche con Renzi abbiamo lavorato per concordare una posizione comune. Insieme a lui siamo arrivati a una proposta già incardinata in un iter parlamentare: un modello proporzionale con lo sbarramento. Ora si cambia tutto. Come se l’ esecutivo in carica non esistesse. Ma poi: si propone il premierato? Con quali contrappesi in grado di evitare una deriva plebiscitaria? Quanto occorrerebbe per la necessaria modifica costituzionale? Il tutto non mi convince proprio».

RENZI E IL NO ALLA FIDUCIA A CONTERENZI E IL NO ALLA FIDUCIA A CONTE

Con la sua proposta di trovare una pattuglia di responsabili per sostenere il governo ha fatto molto arrabbiare Renzi.

«Mi sorprende. Ho fatto una proposta politica. Direi, ragionevole. Non ho offeso nessuno. Nel governo c’è stata e permane molta fibrillazione. Non solo da parte di Renzi. Ma in particolare Italia Viva ha minacciato la sfiducia, posto vari ultimatum, votato diversamente dalla maggioranza nelle commissioni parlamentari.

Se vogliamo continuare a fare qualcosa di buono per l’Italia, può essere utile allargare e stabilizzare la maggioranza. Naturalmente su un programma di priorità da condividere. Non c’entrano niente Scilipoti o la compravendita di parlamentari. Queste sono stupidaggini. Battute da talk show.

MATTEO RENZI GIUSEPPE CONTEMATTEO RENZI GIUSEPPE CONTE

Si tratta semplicemente di cominciare ad unire l’insieme delle forze progressiste, liberali e moderate che non se la sentono di stare sotto il comando di Salvini. Perché se Salvini, come si dice diffusamente, è un pericolo, è saggio spostare in avanti i confini di chi lo combatte. Tutto qui. Per altro ho avvertito che questo processo politico è tutto da costruire.

Non sono affatto certo che siano mature le condizioni. Eppure va tentato.

Mi pare, invece, che nel frattempo in Parlamento si siano verificati altri singoli e improvvisi traslochi verso Italia Viva. Ho rispetto di tutti. Non parlo di trasformismi. Anche se mi piacerebbe emergessero di più le ragioni politiche di queste scelte. Per ora Tommaso Cerno, verso il quale ho simpatia, ha detto solo che il governo in carica è composto da “ridicoli e cialtroni”. E non ci sono state rettifiche da parte di Iv».

Lo ha fatto per togliere il potere di veto a Renzi?

goffredo bettini prende appuntiGOFFREDO BETTINI PRENDE APPUNTI

«No. Per togliere il potere di veto a tutti coloro che lo intendono esercitare. In un governo si discute, si ascolta e poi si decide. Solo l’Onu prevede l’unanimità. E infatti spesso è un organismo che non decide. Abbiamo di fronte la stagnazione economica, un debito pubblico troppo elevato, una condizione dei ceti medio-bassi sempre più sofferente. Potrei continuare. Ma è chiaro: o il governo corre alla stessa velocità della crisi, o la sfiducia e il senso di impotenza si allargheranno sempre più. A tutto vantaggio di Salvini e della Meloni. Quante volte, in questo caso giustamente, lo stesso Renzi ha invocato la necessità di decidere? Questa invocazione deve valere anche per lui».

RENZI CONTERENZI CONTE

Però così non correreste il rischio di consegnare questo potere ai responsabili?

«Non mi pare realistico. Se qualcuno dovesse rompere con la destra, perché insofferente alla brutalità che essa esprime, si troverebbe all’ inizio persino un po’ solo e in mare aperto. Semmai c’è un problema opposto. Che tipo di prospettiva futura siamo in grado di offrire a queste forze “coraggiose”?».

Un governo così raccogliticcio non farebbe una pessima impressione agli italiani?

«Guardi, nonostante tante difficoltà, Conte e il suo governo mantengono un rapporto positivo con una parte grande dei cittadini. È l’incertezza, la paralisi dovuta a polemiche inutili e strumentali che arrecano danni. Se si amplia l’appoggio parlamentare all’esecutivo, non è un dispetto a qualcuno, ma una rassicurazione per gli elettori che ci guardano con simpatia. Il Pd non ha paura del voto. Ma prima di arrivarci deve verificare tutte le possibilità per continuare a fare cose utili per l’Italia».

conte renziCONTE RENZI

Lei ha fatto la sua proposta. Il Pd è rimasto silente: è isolato nel suo partito?

«Non lo so. C’è stata prudenza. Lo capisco. Sono un uomo libero, dico con civiltà ciò che penso, non agisco affatto dietro le quinte perché spiattello le mie idee da anni scrivendo e parlando pubblicamente, sono un dirigente politico e non il consigliere di qualcuno. Quando parlo, parlo per me. Se poi qualche mia idea viene colta o realizzata, sono contento».

Bettini, ha avvisato Zingaretti prima di fare quel post su Facebook?

«Assolutamente no. Agisco in piena autonomia».

 

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