Ultime disposizioni del governo Draghi sulla pandemia: una logica da campo di capre impazzite

per mafalda conti
Autore originale del testo: Federico Leo Renzi
Trovare una qualche logica razionale (figurarsi scientifica) alle ultime disposizioni del governo è già di per sé arduo, ma diviene impossibile quando scopri che con la terza dose o la seconda fatta da meno di 4 mesi (perché non 3 è difficile da capire, dato che a partire dal terzo la protezione cala enormemente) eviti la quarantena. Questa disposizione per qualunque addetto marketing è comprensibilissima: hai forti vantaggi se ti affretti a comprare il nuovo modello di prodotto (la terza dose), mentre subisci penalizzazioni se ti tieni quello vecchio.
Per il resto abbiamo sempre le solite logiche suicide spinte fino al parossismo, e sempre il solito schifoso vizio neoliberale di scaricare i costi della pandemia sul portafogli dei più deboli (Le mascherine FFP2 verrano calmierate quando il governo troverà il tempo e la voglia di farlo, nel frattempo pezzente compratele a 3 euro a botto).
Ovviamente i media filogovernativi e il CTS non avanzano una sola critica all’illogicità dei provvedimenti, ci mancherebbe mai qualcuno osasse criticare il monarca per volontà del Mercato Draghi. Nel frattempo i cittadini cominciano ad agitarsi: basta leggere qualsiasi rivista di settore (da quelle per la ristorazione passando per quelle ad argomento scuola) per trovare sempre più disillusi, frustrati e critici nei confronti di un esecutivo che per contenere la pandemia non fa altro che puntare sui vaccini.
E anche oggi dal Draghistan è tutto.
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