A CHE PENSO OGGI?

per Filoteo Nicolini

A CHE PENSO OGGI?

Sono sveglio da poco, e ritornano alla mente i pensieri che ieri occupavano la mia mente, in ordine sparso. Mentre seguo le notizie alla radio il primo pensiero è l’immagine della guerra in Ucraina,  le dichiarazioni bellicose, le annessioni,  le minacce di attacchi nucleari.  Oggi devo pensarci di più alla terza guerra mondiale, l’abbiamo alle porte, ho abbassato la soglia dell’attenzione. Sono tornati impetuosi antichi impulsi fondati su rapporti di sangue e di suolo, che non sono altro che l’inizio della decadenza mentre vorrebbero apparire come mete ideali. Se si sostiene che si deve continuare la guerra sanguinosa fino a che non vi sia la pace, che si deve distruggere tutto affinché non siano più possibili distruzioni, ciò è visto come saggezza.  È considerato saggezza continuare ad uccidere per eliminare le uccisioni, per combatterle. Concluderemo una pace come prima si concludevano le paci? Una pace apparente?

L’ordine sorgerà dal caos che ora ci pervade solo quando vedremo l’aurora di una concezione spirituale nei cuori. L’ordine sorgerà dal caos quando si comprenderà da che cosa proviene il caos.

Ma ora che ci penso, una nuova immagine ieri presente sotto traccia si fa largo, ed è il tema del cambiamento climatico. Devo ricordarmi di pensare agli eventi estremi, la siccità, ai danni provocati dalla mano dell’uomo, sebbene il processo di decadenza e disgregazione della Terra sia ineluttabile perché segue cicli evolutivi.

Ora però si affollano altri pensieri associati alle attività umane energivore e la crisi energetica rimbalza con prepotenza nella mia coscienza. Il tema del risparmio energetico e della parsimonia mi sta a cuore e ci penso spesso.

Ma poi mi dico: che risparmio è possibile se siamo tutti connessi continuamente a dispositivi elettronici,  cellulari e tablet ultima generazione? Sono cifre stimate da capogiro quelle dell’enorme consumo energetico necessario a livello mondiale per tenere accesi dispositivi antenne ed apparecchi.

E qui emerge il ricordo recondito dello smog elettromagnetico e i danni silenti sulla salute. Tema sempre lontano dai riflettori. L’inquinamento per polveri sottili, ossido di Azoto e di Carbonio, l’asbesto, il rumore,  i conservanti, gli insetticidi ed altri agenti maligni sono stati smascherati e sono entrati nell’immaginario collettivo. Le tecnologie basate sull’energia elettromagnetica sono invece ritenute  un ambiente accettabile e familiare, indispensabile e utile,  ci sembra una energia pulita e innocente.  Ma non è così.  L’energia EM influisce sugli organismi  viventi e la sua interazione è  nota da decenni. Eppure il rischio EM va conosciuto,  proprio come abbiamo un sano timore delle radiazioni nucleari.

Si affaccia ora per associazione di idee il tema dell’infosfera e il suo ultimo rampollo il metaverso. È l’ultima trovata tecnologica di alto livello che penetrera’ in ciò che è ancora fuori connessione. Leggevo ieri che su di essa si concentrano le maggiori aziende per costruire le piattaforme e quindi i grandi capitali.  Si afferma che il metaverso porterà alla luce nuovi giganti tecnologici,  nuovi modelli di aziende e lavoro e nuove “filosofie” di business .

Il metaverso si propone di raggiungere la tridimensionalità virtuale,  anzi si muoverà tra realtà virtuale e realtà “aumentata”. Sono temi a cui devo pensare per le modifiche al sistema percettivo e vanno indagate per capire cosa c’è sotto. In una rete globale e condivisa di simulacri,  che bene ne verrà? Non è difficile immaginare che aumenteranno a dismisura le sindromi di nomophobia-no mobile phone-ovvero le patologie causate dalla privazione della anelata connessione tra i giovani.

Viene da pensare che queste piattaforme avanzate hanno committenti legati agli armamenti  e che si prestano alla osmosi di tecnologie dalle versatili applicazioni. E qui ricado nel ricordo di quanto letto giorni fa del Luna Park dove possono sparare anche i bambini con armi nella realtà fisica. Ma di che mi stupisco, se abbondano da tempo i video giochi in cui si simula l’abbattimento dell’avversario??

È ora di colazione,  ma si affollano altri pensieri che pure reclamano il loro diritto ad essere pensati. Come quello della repressione nell’Iran da parte di un regime teocratico intollerante. La teologia, mi dico, oggi è una teologia pensata, appartenente al sistema nervoso,  prodotta di una tradizione che ha perso da tempo la visione diretta del Divino e al suo posto ha inglobato pregiudizi, tabù e fanatismo.

E in rapida staffetta irrequieta i pensieri volano sul Patriarca Kirill  e le sue affermazioni benedicenti, e poi sull’inflazione, la recessione, le dinamiche post elettorali, i giovani senza lavoro……

Sono tanti sguardi aperti sul mondo questi pensieri mattutini, quale seguirò? Sembrano tanti enigmi isolati, ma credo che vadano indagati insieme per scorgerne i nessi.

FILOTEO NICOLINI

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