Oltre l’energia fossile, una nuova visione per la transizione energetica globale

per mafalda conti
Autore originale del testo: Emanuela Celauro
Fonte: .Eco

Oltre l’energia fossile, una nuova visione per la transizione energetica globale

A Venaria Reale, dal 28 al 30 aprile, le sette potenze mondiali discuteranno delle traiettorie della transizione energetica globale. Tuttavia, dietro le porte chiuse di questi incontri si nascondono criticità e contraddizioni. L’approccio attuale promuove una transizione guidata dai giganti dell’energia, trascurando le disuguaglianze e il benessere sociale. Questo modello, mascherato dall’argomentazione della sicurezza energetica, porta all’accaparramento delle risorse necessarie alla transizione, a discapito della giustizia e della democrazia.

La narrazione ufficiale dipinge lo sviluppo delle energie rinnovabili come un’opportunità di investimento, continuando a sottolineare l’importanza dell’estrazione del gas per i profitti. Tuttavia, i limiti di questa visione puramente tecno-economica diventano sempre più evidenti, specialmente con i fallimenti dei sistemi di cattura e stoccaggio della CO2, finanziati con denaro pubblico.

La transizione energetica si intreccia anche con i conflitti globali, come il genocidio in corso a Gaza e il conflitto in Ucraina. I suoi effetti e le reazioni che ne derivano sono incerti e spesso trascurati. La lotta per il controllo delle risorse e dei corridoi energetici diventa così una componente significativa delle dinamiche geopolitiche globali.

In questo quadro di incertezza, l’attuale presidenza italiana punta a progetti energetici con l’Africa sotto l’egida del cosiddetto “piano Mattei”. Tuttavia, ciò solleva dubbi su possibili intenzioni neocoloniali e favoritismi verso l’industria dei combustibili fossili.

L’evento del 24 aprile al Campus Luigi Einaudi si propone come un’alternativa a questa governance globale basata sull’estrattivismo verde e sulla sicurezza energetica. Sarà un momento di discussione per creare una narrazione centrata sulla decarbonizzazione, l’equità sociale e la giustizia ambientale.

I panel del mattino si concentreranno sul governo dell’energia, la geopolitica della transizione e il legame tra militarismo e combustibili fossili. Nel pomeriggio, l’attenzione si sposterà sul comunalismo energetico e sulla formazione di un nuovo soggetto ecologico. La sessione plenaria riunirà collettivi, associazioni, gruppi e sindacati per discutere di democrazia ecologica e demilitarizzazione.

È giunto il momento di un cambio di paradigma. Dobbiamo passare da politiche basate esclusivamente sull’efficienza a una visione di sufficienza energetica, ridimensionando produzione e consumo. Solo così possiamo garantire un futuro sostenibile per il pianeta e un ruolo attivo per la crescente classe ecologica.

L’evento del 24 aprile sarà un’opportunità per costruire una visione alternativa e sfidare le politiche attuali, aprendo la strada a una transizione giusta e sostenibile al di là dell’energia fossile.

 

 

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