Calenda ha attaccato in un post sia D’Alema che Bersani, per le parole di Travaglio a proposito di Draghi

per mafalda conti
Calenda, quello che ha fatto il giro delle sette chiese per essere “valorizzato”, ha attaccato in un post sia D’Alema che Bersani, per le parole di Travaglio a proposito di Draghi.
Renzi non si è lasciato scappare l’occasione e i suoi adepti hanno prontamente reagito chiedendo a Speranza, alla Geloni e a tutto Articolo 1 di chiedere scusa a Draghi.
Salvini fa altrettanto per rilanciare le dimissioni di Speranza.
A questi si sono accodati tutti gli opinionisti che con giornali e TV chiedevano le dimissioni di Conte e l’incoronazione di Draghi. Mieli è uno di quelli, quel Mieli che ha firmato il referendum della Lega sulla giustizia. Perché, parole sue, a lui non interessa il contenuto della riforma Cartabia, a lui interessa che sia approvata così com’è. A parte la logica, alla faccia del Parlamento.
Insomma si passa per Travaglio per colpire a sinistra e tutti coloro che hanno tramato a colpi bassi per far cadere il governo Conte oggi fanno le verginelle pudiche.
Questi “democratici”, “liberali”, “riformisti” ecc. hanno dimenticato i ” fuori, fuori” rivolti ai Bersani e d’Alema, hanno dimenticato la montagna di falsità scritte per favorire l`ascesa di Draghi e demolire Conte.
Travaglio, che io non condivido per la sua impostazione da santa inquisizione, è un direttore di giornale, non è un politico, ed è libero di dire quello che vuole. Come è libero Mieli, Damilano, Sallusti, Senaldi, Giannini ecc. ecc.
Articolo 1 è libero di invitare ad una festa chi vuole e la platea di applaudire ciò che vuole, così gli altri. Ma dare lezioni di bon ton da parte di costoro è ridicolo.
Pensare poi di battere la sinistra per via Travaglio è puerile. È vero la sinistra soffre, non è in forma come dovrebbe, ma la barbarie nel confronto politico non è nata per caso. Ha un preciso scopo, metterla in casciara per evitare che la sinistra, largamente intesa, approdi alla sua ricostituzione e a una possibile alternativa alla destra.
Ciò in particolare quando c’è una montagna di soldi da spartire. È qui il vero obiettivo. Metterci le mani, senza fastidi e senza chi si permette di obiettare o criticare.
Infatti mentre si disquisisce sui figli di papà i gruppi di pressione dietro le quinte contrattano risorse, norme favorevoli, tutele dei propri interessi. Lo ha segnalato anche il Presidente Mattarella. Qui non ci sono discussioni, nulla trapela, l’osso dato in pasto al pubblico è colpire la sinistra e quindi Articolo 1 tramite Travaglio.
Ps: se hanno paura di un piccolo partito come Articolo 1 figurati di una alternativa politica alla deriva restauratrice. Carte false.
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