Napolitano, il popolo sovrano e la democrazia parlamentare

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Antonio Piarulli
Fonte: facebook socialisti riformisti

di Antonio Pariulli – 31 dicembre 2014

MAI RIFLESSIONE “A CALDO” FU PIU MEDITATA. HO APPENA TERMINATO DI ASCOLTARE IL PRESIDENTE GIORGIO NAPOLITANO, IL QUALE HA TENUTO UN DISCORSO DI FINE ANNO A TUTTI GLI ITALIANI DI BUONA VOLONTA’, CHE ANCORA HANNO DATO LA PROPRIA DISPONIBILITA’ AD ASCOLTARLO. BENE COSTORO,DICO TUTTI AVRANNO ANCORA NELLE ORECCHIE LE PAROLE, I TONI E LE PAUSE , TEMO CHE MOLTI NON ABBIANO COMPRESO, CHI STESSE PARLANDO E A CHI FOSSE DAVVERO INDIRIZZATO, IL MONITO RIFERITO ALLE RIFORME “NECESSARIE” RIFERENDOSI ALLE MODIFICHE COSTITUZIONALI ED ISTITUZIONALI INTRAPRESE E QUASI MINACCIATE DA UN GOVERNO NON LEGITTIMATO DAL VOTO POPOLARE E DA UN PARLAMENTO ANCH’ESSO NON LEGITTIMO COSI COME DA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE DEL NOSTRO PAESE. IO CHE SONO UN PO’ TARDO DI COMPRENDONIO, QUINDI PER TALE RAGIONE, NON HO COMPRESO, SE A PARLARE FOSSE IL NAPOLITANO, GIOVANE ATTIVISTA ISCRITTO AL FASCIO, O IL NAPOLITANO COMUNISTA CHE PLAUDIVA NEL LONTANO SECOLO SCORSO L’INVASIONE E I MORTI CONSEGUENTI IN CECOSLOVACCHIA, CERTAMENTE MI E’ STATO CHIARO CHE A PARLARE IN QUEL MODO BISLACCO, NON FOSSE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, CHE PER RUOLO E FUNZIONI DOVREBBE PERCIO’ ESSERE ANCHE IL MIO PRESIDENTE. SI, SI AVVERTE DAVVERO LA NECESSITA’ DI RECUPERARE LA DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA, LO RICHIEDE IL POPOLO, A GRAN VOCE, QUEL POPOLO A CUI E’ STATA SOTTRATTA OGNI CONCRETA FACOLTA’ DI ESERCITARE LA SOVRANITA’, COSTITUZIONALMENTE CONFERITAGLI. NON E’ IL DESPOTA CHE SALVERA’ L’ITALIA, NON SARANNO QUATTRO OLIGARCHI A SOTTOMETTERE GLI ITALIANI, GLI ITALIANI HANNO ALTRE AMBIZIONI, AD ESEMPIO LA “VELLEITARIA” IDEA DI FAR GERMINARE NUOVA DEMOCRAZIA, ONDE RENDERE APPUNTO IL REGIME “DEMOCRATICO” ANCHE IN OSSEQUIO AI PRINCIPI INTRODOTTI DAI PADRI COSTITUENTI IN QUELLA MERAVIGLIOSA CARTA, CHE OGGI MOLTI, TROPPI MIRANO PERIGLIOSAMENTE A STRACCIARE, RICORRENDO A MODIFICHE RAFFAZZONATE SIA NEL MERITO CHE NEL METODO, TROPPO FRETTOLOSAMENTE ED ARBITRARIAMENTE “IMPOSTE”, RICORRENDO AD ARTIFIZI E FIDUCIE DEGNE DEL PEGGIOR DISPOTISMO. CONVINTAMENTE, CONTINUO A PENSARE CHE IN UNA REPUBBLICA PARLAMENTARE, CONSENTIRE O COMUNQUE CONCORRERE ALL’ANNULLAMENTO DI FATTO DEL PARLAMENTO, REVOCANDO CON IL RICORSO REITERATO ALLA FIDUCIA IL RUOLO E LA FUNZIONE PROPRIA DELLO STESSO E’ DAVVERO L’ABERRAZIONE DEL MODELLO PARLAMENTARE.

Torino li 31-12 2014. Partito pensiero e azione

Cordialmente, il segretario nazionale Antonio Piarulli

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